Trecate - Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta scritta dal consigliere comunale Pdl, Andrea Crivelli: "Ho assistito con un certo sconcerto alla discussione – è già questa è una notizia, visto che per due volte la maggioranza ha evitato l’argomento, spostando in là la discussione di circa due mesi – seguita alla mozione sulla sicurezza che ho presentato in Consiglio Comunale insieme a Federico Binatti, Giorgio Capoccia e Tiziano Casellino. Che quello della sicurezza a Trecate lo si voglia chiamare problema o emergenza cambierà la forma ma poco cambia la sostanza: la nostra Città non è affatto sicura, non è un centro come gli altri della zona, a differenza di quanto sostiene il Sindaco, che in risposta alle nostre sollecitazioni sul tema sicurezza poco più di un mese fa aveva affermato come vi sia un’“enfatizzazione che i mass media dedicano alla città di Trecate che, pur non essendo 'un'isola felice', non pare molto diversa da altre di simili dimensioni”. Una frase che si commenta da sola. Il ripetersi incessante di reati di “lieve” entità, quali furti nelle abitazioni e nelle attività commerciali e specialmente nei bar, dimostra che il controllo del territorio attuato sino ad ora non è sufficiente. Lo si evince senza alcuna difficoltà dalla rassegna stampa dei media locali, senza contare che vi si aggiungono altri fatti criminosi che neppure sono citati nella cronaca locale. La scorsa primavera avevamo sottolineato il pericoloso susseguirsi di “spaccate” nei bar trecatesi. Ne sono avvenute altre tre in meno di un mese: cosa sia stato fatto in più da allora per controllare il territorio è un mistero. Il tono della risposta del Sindaco – mi duole ammetterlo in primo luogo come cittadino trecatese, che quei problemi li vive tutti i giorni –era purtroppo tra il grottesco e il comico: un lunghissimo monologo intorno al nulla, senza vere idee concrete, senza nessuna novità di rilievo, additando qua e là temi che nulla c’entravano con l’argomento in questione, tanto per distogliere gli ascoltatori dal problema e tentare con scarso successo una propria agiografia di bravo amministratore. Forse un vigile in più, che non cambia certo la sicurezza di Trecate se, come avviene oggi, li si “usa” per “fare cassa” con le multe e non per un attento e puntuale controllo del territorio. Dialogo, confronto, proposta: sono parole sconosciute a una maggioranza sempre più chiusa in sé stessa e assente rispetto alle esigenze dei Trecatesi. Personalizzare e strumentalizzare la discussione con attacchi ad personam è una pratica becera e denigrante del ruolo politico e amministrativo che il Consiglio ricopre, a maggior ragione quando questi risultano fondati sul fraintendimento di una frase su un noto social network che attaccava sì l’immobilismo e la totale assenza sui problemi reali dell’Amministrazione trecatese di sinistra, ma non aveva il tono minaccioso che il Sindaco voleva attribuirle: tra lo sfogo, anche espresso con forza, di un cittadino deluso e minacce lesive dell’incolumità del Sindaco, francamente, ce ne corre. Che Trecate sia una Città anomala è purtroppo sotto gli occhi di tutti. Ed è probabilmente, per esempio, l’unica Città in cui parlando di sicurezza l’Assessore competente non proferisce parola, lasciando quasi interamente ed esclusivamente la discussione al Sindaco. Di fronte a scene come questa viene da chiedersi se la mozione di sfiducia che presentammo già un anno fa non avrebbe oggi un esito ben diverso…".