Cameri - Riceviamo e pubblichiamo la replica dell'ex assessore Anna Maria Spateri al sindaco Maria Rosa Monfrinoli: "Ci sono volte in cui una persona, dopo aver letto certe dichiarazioni, si pone una domanda che quasi sempre recita cosi: ma sogno o son desto? È ciò che mi è capitato leggendo la risposta, che potrebbe essere annoverata tra i pretendenti al nobel delle castronerie, redatta a firma della arch. Prof. dotto sindaco Monfrinoli, a seguito della mia interpellanza. Dico questo con cognizione di causa, e ancora una volta molto dispiaciuta di aver dato troppa fiducia ad un individuo che, chiusa ormai in un vicolo cieco relativo al suo futuro politico, si trova a scrivere cose che, se almeno le rileggesse, capirebbe che non hanno senso. Ma essendo io molto attenta alle domande che si potrebbe porre il lettore, voglio precisare quali siano queste castronerie. Sorvolando sulla prima parte della risposta, in cui elenca, in atteggiamento auto-ego-referenziale, uno striminzito numero di interventi, che corrispondono ad una semplicissima e modestissima capacità amministrativa, pari solo a ciò che gli scolari, che partecipano ad uno qualsiasi dei consigli dei piccoli presenti in alcuni comuni, saprebbero fare, la nostra sindaca passa a raccontarci le favolette delle motivazioni. Non voglio entrare nel merito della qualità dell’illuminazione (solo la fornitura dei lampioni ci è costata 20.000 euro, escluse le spese di posa e quelli per la futura manutenzione!) né della bruttura della struttura finale nel suo complesso, seconda solo al giardino della famiglia Adams per vivacità allegria e solarità, che chiunque, passeggiando per via Pietro Micca, ha la possibilità di verificare. Voglio invece soffermarmi sulla risposta in merito alla zona verde (altri 20.000 euro di costo fino ad oggi, e non è finita!): che siano i cameresi a valutare il proprio sindaco, che dichiara di aver speso soldi pubblici per un progetto presentato inizialmente a me e a loro come un “unicum” sul territorio e poi invece realizzato come una modesta iniziativa didattica per mandare solo un paio di classi delle elementari a vedere un pò di rosmarino e 4 meli secchi! Ma mi faccia il piacere! Non avevamo bisogno di sperperare tali cifre (più di 40.000 euro finora, e chissà quanti altri in futuro) per un “qualcosa” che non serve a nulla: tutti sul balcone abbiamo il rosmarino e il basilico e mille altre piante officinali, e una qualsiasi pila portatile illumina più di quei lampioni. E non parliamo della tempistica sulla piantumazione, risultata sbagliata, sempre per sua stessa ammissione! Un qualunque studente al primo anno dell’istituto di agraria ha già la competenza sufficiente per capire che i tempi e i modi non dovevano essere quelli. Chiudo dicendo che sono pienamente d’accordo con la sindaca sul fatto che non abbia pensato a fare un progettino un po’ più ampio della mira del suo naso: effettivamente forse era troppo sperare che arrivasse a concepire un progetto anche per le scuole medie cameresi e magari anche per qualche altro istituto esterno al territorio comunale. Ma non ci si stupisce più dell’esempio di scarsa lungimiranza e scarsa capacità politica che abbiamo di fronte. Maggio per fortuna è vicino e il popolo è sovrano".