Trecate - Riceviamo e pubblichiamo da Luca Galuppini (nel direttivo di Libera e componente del gruppo che sostiene la minoranza di centrosinistra in Consiglio comunale): "Caro direttore, un federalista convinto come il sottoscritto non può che essere d’accordo con Felicetta quando dice che le sfide del futuro si giocheranno a livello europeo. Peccato che il suo partito, dall’Unione Europea, vorrebbe uscire. Ha anche ragione quando dice che difficilmente ricordiamo i nomi di chi nell’Unione ricopre incarichi di responsabilità. Per questo motivo, anche a beneficio dei lettori, proverò a fare chiarezza sulle poche idee, ma ben confuse del consigliere che nel suo ennesimo articolo farfugliante attacca l’Europa, la giunta Chiamparino e altre entità sconosciute a suo dire colpevoli del blocco previsto per le auto euro 5. La direttiva della Commissione Europea sulla tutela della qualità dell’aria (2008/50) è stata approvata dalla I Commissione a guida Barroso che contava ben due commissari italiani (Tajani e Frattini) vicini all’attuale maggioranza di governo. La direttiva è stata recepita dal nostro paese negli anni del governo Berlusconi IV, non proprio un rivoluzionario della sinistra ambientalista. Come se non bastasse, qualche anno dopo, è proprio la giunta Cirio ad anticipare (con la dgr n. 9-2916 del 26 febbraio 2021) di due anni il blocco alle auto euro 5 previsto in origine per il 2025. L’assessore all’ambiente della Regione Piemonte è Matteo Marnati, in quota Lega, ma anche questo Felicetta dovrebbe saperlo. Insomma, capisco che la Lega abbia bisogno di riscattarsi e di ricalcare i vecchi slogan, ma stavolta è proprio il caso di dirlo: “Un bel tacer non fu mai scritto”. Per altro è concettualmente sbagliata l'argomentazione del consigliere trecatese: la Direttiva non nomina il blocco delle auto, ma semplicemente il miglioramento della qualità dell’aria e la riduzione degli inquinanti in atmosfera. Le modalità per intervenire sono molteplici: sostituzione delle caldaie, efficientamento energetico degli edifici pubblici, incentivi alle aziende a basse emissioni e tutte quelle misure che potrebbero avere impatto sulla quota di inquinanti presenti nell’aria. La decisione di bloccare la circolazione delle auto euro 5 è figlia del lassismo di una destra che continua a negare l’impatto della crisi ecologica, in nome di un fantomatico sviluppo, e che tace di fronte a un Pianeta che rischia di morire. Si potevano scegliere strade diverse a patto di tutelare la qualità dell’aria e, soprattutto, la salute dei cittadini. Peccato che la Lega e i suoi alleati abbiano scelto di non agire e, con buona pace di Felicetta, di condannare le famiglie del ceto medio basso in termini di libertà di movimento ed economici. Care lettrici, cari lettori, non è colpa dell’Europa, tantomeno della giunta Chiamparino. La situazione in cui ci troveremo è figlia dei pasticci che la destra, in Regione e nel Paese, continua a fare con le sue promesse da marinaio".