Trecate - Nuovo incontro pre elettorale e altro big della politica italiana nella città dei santi Cassiano e Clemente. Questa volta protagonista per la campagna elettorale di Federico Binatti è Francesco Storace, già ministro della Sanità nel governo Berlusconi di pochi anni fa, governatore del Lazio e, soprattutto, leader indiscusso de La Destra. L'incontro si è tenuto la sera di domenica 8 maggio a conclusione di una giornata molto intensa per il politico laziale, che ha girato in lungo e in largo tutto il Piemonte, chiudendo proprio a Trecate il suo tour a sostegno dei candidati presenti nel centro-destra.
L'incontro si è aperto con le parole del giovane capolista de La Destra, Ivan De Grandis, che ha letto un discorso nel quale, indirizzato proprio a Storace, in un Teatro Comunale gremito, ha dichiarato: "Caro presidente, la Destra qui a Trecate con orgoglio ti dico che c'è! Chi vota per noi sa a chi dà la preferenza e cosa noi vogliamo. Non siamo nati per essere un partitino di estrema sinistra, ma per recuperare quei valori che dovevano essere in Alleanza Nazionale. Noi siamo per un'Italia unica e indivisibile; siamo per una grande casa della destra. Sono settimane di passione queste, nel quale abbiamo visto toglierci un simbolo importante (il riferimento è alla scelta del Pdl di appoggiare Canetta), ma in questo caso vi dico che non conta il logo, ma i valori. E le idee non si schiacciano con gli affarismi e le furberie di segreteria. Noi a Trecate siamo in linea con le scelte del centrodestra di candidare in Piemonte gente giovane e valida, come Coppola a Torino e Vercellotti nella provincia di Vercelli. Perché la carta d'identità conta solo se non hai altre carte da giocare. Noi non sappiamo prendere in giro i nostri elettori; essere giovani non è un demerito, ma un valore aggiunto. Ti posso assicurare - riferito sempre a Storace - che siamo tra la gente e per la gente. Il 25 Aprile lo vediamo come una festa di riconciliazione, di fine di un conflitto che ha visto fratelli combattere tra di loro; il 1° Maggio non è una festa di partito, ma la giornata dedicata al lavoro e ai lavoratori, di cui alcune segreterie si ricordano solo in questa ricorrenza. E poi c'è la questione degli extracomunitari: siamo in una città che ha tanti problemi in questo senso, dove se esci di casa senti parlare solo nordafricano e non più italiano e ci sentiamo non più padroni a casa nostra. Ma bisogna cambiare: sono loro che si devono adeguare alle nostre regole, non viceversa. Per migliorare la sicurezza siamo per un turno anche notturno della Polizia Municipale, per un miglioramento dell'illuminazione pubblica e per un presidio del territorio da parte delle forze dell'ordine. No invece a cattedrali nel deserto; a graduatorie per l'inserimento nelle case popolari, negli asili nido o nelle materne che vedono gli stranieri, con tanti figli a carico e senza alcuno stipendio, a proposito come faranno a vivere?, passare davanti agli italiani. Anche con i venti contrari, come cita il nostro motto, dovremo andare avanti e lottare per le nostre idee, dimostrando chi siamo". Applausi.
Roberto Boniperti, consigliere regionale del Pdl: "Caro Francesco (Storace) oggi sono emozionato, perché mi ricordo di te giovane e io bambino quando assistemmo a Novara all'ultimo comizio di Giorgio Almirante prima della sua scomparsa. E' vero non abbiamo il simbolo del Pdl, ma siamo gente onesta e le 6 liste che accompagnano la candidatura di Binatti è fatta di persone che hanno una gran voglia di fare bene. Trecate ha bisogno di essere amministrata da persone giuste e corrette. Chiedo a tutti voi - rivolto al pubblico del Comunale - un ultimo sforzo in questi giorni per ricercare gli ultimi voti per una battaglia che non possiamo perdere".
Giuseppe Lonero (segretario regionale de La Destra): "Caro Federico (Binatti) quando due mesi fa partecipammo alla riunione costitutiva delle liste che poi hanno sposato il progetto e hanno scelto di appoggiare la tua candidatura, ti abbiamo detto subito sì e quella parola oggi è stata mantenuta. Perché noi siamo gente così che non piace raccontare frottole e che non si fa abbindolare da nessuno. Questa città ha bisogno di una ventata nuova e di un nuovo modo di amministrare e di concepire la politica. Binatti è il nuovo, La Destra è nuova, perché in questa compagine trovo entusiasmo, impegno e tanta capacità. Federico e Ivan (De Grandis) sapranno amministrare al meglio Trecate. Fidatevi di noi, non ve ne pentirete".
Quindi Francesco Storace: "Ma questa è Trecate o... tre carte? Perché mi è sembrato di capire che con Binatti si sia fatto il gioco delle tre carte. Io sono grato a tutti voi che ci avete messo la faccia candidandovi nelle liste per appoggiare Federico. Avete portato un'istanza di rinnovamento e di freschezza che non si sentiva dal 1994: è ora che anche nel centrodestra venga cambiata la classe dirigente. Dobbiamo toglierci delle soddisfazioni, in primis quella di superare e battere i traditori del Fli di Fini, che già nel 2007 dicevo essere un problema e persona poco credibile. Ora i fatti mi stanno dando ragione e sono contento e orgoglioso che tutti ci stiano dando ragione. Noi non facciamo scelte di convenienza; noi siamo per stare tra la gente e cercare di risolvere i loro problemi. Caro Binatti ora tocca a te: sappi che in prima istanza ti devi impegnare per risolvere questioni sociali legate alla casa, al lavoro e al benessere delle fasce più deboli. Il welfare italiano va tutto rimodellato da capo; impensabile che uno straniero arrivi sempre prima in graduatoria rispetto all'italiano. Questo comporterà un odio che si trasformerà in xenofobia. E poi è importantissima la politica del mutuo sociale, perché versando solo il 20% del proprio stipendio anche un precario potrà diventare proprietario della sua abitazione e un giorno lui o suo figlio potrà dire: questa è casa mia! Perché noi non siamo come quella sinistra becera che pochi anni fa negli striscioni scriveva 'Anche i ricchi piangano', ma per un modo radicalmente diverso di intendere la vita che porti a dire 'Anche i poveri sorridano'. Grazie Binatti, grazie De Grandis e grazie anche a Ugrote: evviva La Destra!". Applausi e standing ovation.
Infine Federico Binatti: "E' una campagna elettorale fatta in piazza tra la gente dalle 7 del mattino sino a mezzanotte e più. Non come qualche altro candidato che si fa vedere per pochi minuti e poi sparisce nel nulla. Anche dopo le elezioni io sarò così. Anzi, miei cari, vi chiedo scusa per un errore che ho commesso: perché non mancano pochi giorni alla fine della campagna elettorale, ma quasi tre settimane alla proclamazione del sindaco di Trecate (29 maggio) e in quella data io sarò il sindaco (applausi). Io sono una persona perbene che è tra la gente e con la gente; anzi mi levo la cravatta per far capire come sono - se la snoda e viene subito imitato da Storace, Lonero e da tutti gli 'incravattati' tra il pubblico - Una volta sindaco non sparirò dalla circolazione per farmi rivedere dopo 4-5 anni per richiedervi il voto; se farò un errore o ci sarà qualche problema potete venire senza problemi a casa mia a suonare il campanello! Non accetto e non accettiamo lezioni di moralità da parte di nessuno, né tantomeno da persone e candidati che ancora oggi devono spiegare alla cittadinanza come mai si sono dimessi mentre erano assessori. E poi si parla tanto di Trecate e dei suoi problemi, di una crescita enorme cui non è corrisposto un incremento dei servizi: sappiate che la soluzione a queste questioni ve la vuole dare una classe dirigente che è la stessa da 15-20 anni tanto nel centrodestra quanto, soprattutto, nel centrosinistra. Sono accusato di essere giovane: meglio questa accusa che altre... Ora vi chiedo un ultimo sforzo prima del voto del 14-15 maggio. Poi inizierà un'altra battaglia per il ballottaggio". Applausi, baci, standing ovation ancora e... foto ricordo con Storace.
Gianmaria Balboni