Galliate - Riceviamo e pubblichiamo da Luigi Torriani, candidato sindaco della Democrazia Cristiana: “Il confronto antidemocratico tra Sindaci voluto da alcune associazioni galliatesi ha del ridicolo. Ancora una volta è andato in scena il teatrino dell’ipocrisia e dei falsi formalismi, in un dibattito preconfezionato, dove i soliti musicanti se la sono cantata e se la sono suonata da soli”. È duro l’attacco della Democrazia Cristiana nei confronti di Legambiente Galliate e delle altre associazioni che hanno dato vita al confronto tra candidati Sindaci svoltosi il 6 maggio alle 21 in Galliate. “Un’iniziativa dalla quale siamo stati praticamente esclusi – racconta il candidato sindaco della DC Luigi Torriani – siamo stati invitati lo scorso 28 aprile e ho subito fatto presente che, per via di una visita specialistica programmata alcuni mesi fa fuori città, non avrei potuto partecipare al dibattito. Invano ho chiesto di posticipare la data, ma mi è stato risposto di inviare un delegato, come se la mia presenza fosse un optional pur essendo io il candidato Sindaco. Bell’esempio di democrazia partecipativa”. Non usa mezzi termini Luigi Torriani, che aggiunge: “Non c’è niente di cui stupirsi, del resto eravamo di fronte ad un dibattito pre-confezionato. Ho chiesto di poter avere un elenco di domande alle quali poter inviare delle risposte, in vista dell’assenza del 6 maggio. Per tutta risposta, il cartello di associazioni facenti capo a Legambiente ha inviato la “pappa pronta”, ovvero un documento di intenti ampio ed esaustivo, che pur essendo in larga parte condivisibile, non pone alcuna domanda ai candidati. Insomma più che una serie di spunti su cui riflettere, un vero e proprio programma elettorale delle attività legate al mondo associativo”. Che non vi sia nulla di cui meravigliarsi per Torriani è scontato: “Non mi aspetto certo benevolenza da un’associazione nata nell’ambito di Arci, erede dei primi nuclei ecologisti. Tuttavia ho grande rispetto per le attività svolte. Tutte le associazioni hanno scopi nobili e condivisibili, ma il momento di crisi e di difficoltà ci pone di fronte ad altre priorità come il lavoro e la casa. Il lavoro di alcune associazioni è lodevole, altre invece si occupano di questioni ideologiche che in questo momento sono secondarie. Tanto di cappello, ad esempio, per chi si occupa di disabili e di anziani e magari lo fa nel silenzio. Gli obiettivi e le necessità delle associazioni sono quelle di sempre, le conosciamo da anni. Invito dunque ad allontanare atteggiamenti che possono somigliare a logiche di “casta” o di gruppo, che non portano nulla di buono alla comunità galliatese”.