Galliate - "Chi mi conosce - scrive il sindaco di Galliate, Davide Ferrari - sa che sono un amante della tecnologia: tutto ciò che è nuovo e tecnologico mi affascina, tutto ciò che è innovativo mi suggerisce applicazioni pratiche della tecnologia per rendere più facile la vita di tutti i giorni. Tuttavia la realtà è ben diversa e molto spesso la soluzione migliore, più efficace e più economica è quella meno tecnologica. Molti di voi avranno notato che per le strade di Galliate da qualche mese è di nuovo in circolazione il vecchio “triciclo dello spazzino”. Si tratta di un mezzo dimenticato da anni al deposito comunale che, viste le necessità, si sta dimostrando il mezzo più efficace per compiere alcuni lavori di pulizia e diserbo. Il triciclo è affidato ad una squadra di persone che lavorano per il Comune, retribuite con la formula dei “voucher lavoro”: sono cioè pagati per le prestazioni che fanno. Il principio alla base di questa iniziativa (finanziata con circa 50000 euro nel 2012) è molto semplice: anziché distribuire contributi a pioggia alle persone che hanno perso il posto di lavoro, chiediamo loro in cambio un impegno lavorativo. Ci siamo però scontrati con una dura realtà: dotare queste persone di mezzi moderni (decespugliatore, vestiti protettivi, soffioni, spazzatrici etc…) sarebbe stato più costoso del valore della prestazione lavorativa. Questo ci ha costretti a tornare indietro nel tempo e ad adottare soluzioni tecnologicamente vecchie, ma che soprendentemente funzionano benissimo! In un periodo di crisi profonda, in cui le risorse sono sempre meno e lo Stato Centrale chiede sacrifici in nome della salvezza dell’Italia, il triciclo diventa un simbolo di chi fa di necessità virtù. Da un lato è sempre più difficile spiegare ai Cittadini le motivazioni dei sacrifici, dall’altro le amministrazioni locali si devono adeguare e inventarsi soluzioni che siano in grado di assicurare i servizi spendendo il meno possibile, anche recuperando soluzioni obsolete, ma che hanno sempre funzionato. A me, amante della tecnologia e della modernità, questa scelta lascia una sensazione “dolce-amara”. Dolce, perché sono contento di assicurare il servizio, senza spendere i soldi dei cittadini (al di la di un paio di camere d’aria nuove) ma dando un contributo a chi ne ha bisogno. Amara, perché mi piacerebbe che anche nel settore pubblico italiano, gli enti locali siano dotati di soluzioni tecnologicamente sempre più avanzate ed efficienti, cosi come accade in Svizzera, Germania, Stati Uniti, nei paesi nordici… e oserei dire in ogni paese moderno. Il triciclo è la chiave di lettura di chi si trova ad amministrare oggi: dilaniato da un conflitto tra la voglia di fare cose nuove e moderne e la mancanza di risorse che obbliga a fare scelte subottimali in molti campi. Ma tant’è! Mai come in questo periodo è valido il detto che mia nonna mi ripeteva sempre: “Vale di piùla pratica che la grammatica”. Il triciclo funziona… Non facciamoci troppe domande e pedaliamo!"