Trecate - (i.p.) Vincenzo Salerno è un imprenditore conosciuto soprattutto nel campo dell’edilizia, per il suo impegno da oltre mezzo secolo. Settantun anni, sposato, due figli che lo seguono nelle sue attività, da qualche anno ha anche la passione per la politica, quel ‘fuoco’ che l’ha portato ad esempio una decina d’anni fa a conoscere personalmente (e in modo anche rocambolesco…) l’ex premier Silvio Berlusconi nel corso di un incontro a Torino cui era presente anche il sindaco Federico Binatti. E proprio da Binatti e dalla lista civica a lui legata parte questa sua candidatura in vista delle Amministrative del 3-4 ottobre prossimi.
Perché proprio la Lista Binatti? “Semplicemente perché da tempo ho grande considerazione per Federico, un giovane di cui ho stima e col quale sono certo si possa lavorare e collaborare al meglio. Negli ultimi tempi mi sono riavvicinato a lui e sono convinto che insieme potremo fare molto per Trecate”.
Quali crede siano i problemi veri e reali di Trecate? “Beh innanzitutto quello dei giovani che sono senza lavoro. Si può e si potrà fare molto di più con le basi messe in atto da Binatti nel presente e soprattutto battendo il grande nemico di chi ha voglia di fare: la burocrazia. Quando una persona, che sia un semplice cittadino o un imprenditore, va in alcuni uffici pubblici per informazioni o per perorare sacrosante cause e diritti non dev’essere dimenticata e lasciata a se stessa, facendo ore e ore di code e attesa. Piuttosto se c’è carenza di personale si avviino nuovi concorsi per le assunzioni. Ricordiamoci che il cittadino-contribuente va sempre messo al primo posto”.
Cosa porta in eredità nella sua esperienza di oltre 50 anni da imprenditore? “Vedo oggi la Politica con occhi diversi. Il buon politico dev’essere come il titolare di un’azienda o il bravo papà di famiglia, capace di non sperperare denaro pubblico e investire in modo oculato e ad ampio raggio. Non è vero che spendendo meno ci si guadagna, ma spendendo meglio per avere una prospettiva per il futuro, soprattutto in quei servizi che diano efficienza all’apparato pubblico”.
Come si immagina la Trecate del futuro? “Oggi si possono aprire porte e avere occasioni che un tempo erano impensabili: si pensi ad esempio ai fondi dell’Europa per la riconversione delle città in modo più sostenibile e ‘verde’. Sta ai pubblici amministratori non farsi trovare impreparati e porre le basi perché ‘quelle porte’ si aprano nel miglior modo possibile”.
Un sogno di Vincenzo Salerno nel cassetto? “Contribuire alla realizzazione di progetti e idee che rimangano negli anni; qualcosa di concreto che un giorno le future generazioni possano dire: <Ah, quello l’ha fatto l’Amministrazione Binatti e in quell’Amministrazione c’era anche Salerno!>. Ad esempio quando ho iniziato la realizzazione della Città del Sole presso l’ex area Salga in via San Cassiano a Trecate quasi tutti erano scettici e mi scoraggiavano nella mia proposta; ora che è sorta e che sta venendo con l’esperienza e la capacità del nostro team in anni di lavoro posso dire che sono orgoglioso di quanto stiamo facendo, senza dimenticare che abbiamo dato oltre 1 milione di euro in opere di compensazione al Comune, vedi il centro cottura, che Trecate non ha mai avuto e che permette pasti a ‘km0’ per le nostre scuole”.
Infine, come si vede se dovesse essere eletto? “Sin da subito ho parlato chiaro a Federico (Binatti) e gli ho detto che sono pronto a impegnarmi e a collaborare al 100% e a 360°; qualsiasi delega mi vorrà dare e affidare sono certo che sarà svolta nel migliore dei modi, professionalmente e con la massima voglia di arrivare al risultato che ci siamo prefissi”.