Torino - Nel 2012 la Regione Piemonte risparmierà 75 milioni di euro grazie alle nuove procedure attivate per l’acquisto centralizzato dei farmaci. Queste risorse verranno utilizzate per sostenere il sistema sanitario e quindi migliorare i servizi offerti ai cittadini.
La novità - illustrata il 28 novembre a Torino dal presidente della Regione, Roberto Cota, dall’assessore regionale alla sanità, Paolo Monferino, dal direttore dell’Aress, Claudio Zanon, e dal presidente della Società di committenza regionale, Domenico Arcidiacono - consiste nell’applicazione del Sistema dinamico di acquisto (Sda), una procedura concorrenziale informatizzata che consente il contenimento dei costi dell’appalto, un periodo temporale fino a quattro anni e la possibilità di rinegoziare i prezzi nel corso del tempo.
La spesa scenderà da quella prevista in 377 milioni di euro per il 2012 a 302 milioni grazie a una gara con la quale Scr ha aggiudicato 1.577 dei 1972 lotti relativi alla spesa farmaceutica. Il valore dei lotti equivale a circa l’87% di quello totale, per cui sono previsti ulteriori risparmi con i bandi relativi al rimanente 13%. La società di committenza ha eseguito uno studio preliminare per la determinazione dei parametri di gara: in particolare, sul prezzo si è basata sullo storico speso e il fabbisogno per il 2012 fornito dalle aziende sanitarie piemontesi ponderato con le relative quantità e confrontato con i prezzi unitari aggiudicati nelle gare aggregate di altre Regioni italiane e considerando i prezzi offerti in fase di partecipazione. Da questa analisi è emerso un parametro che va nell’ottica di definizione di un costo standard dei prodotti banditi.
“Si tratta - ha sottolineato Cota - di un altro importante tassello per il risanamento della nostra sanità e di controllo attento della spesa. Questo risultato è un esempio evidente di risparmio che non consiste in un taglio, ma in un risparmio puro, visto che non è stato tolto alcun servizio. Le risorse liberate potranno ora essere impiegate a sostegno delle priorità delle nostra sanità e del miglioramento dei servizi ai cittadini. La riduzione dei costi con la centralizzazione degli acquisti era uno degli impegni del programma elettorale”.
“E’ stata seguita - ha aggiunto Monferino - una procedura di razionalizzazione che rientra pienamente nella filosofia del nuovo Piano sanitario e che ci consente di aggiungere ai risparmi già accantonati ulteriori cifre che saranno reinvestite a favore anche del sociale. La decisione strategica della Regione di centralizzare gli acquisti va proprio nella direzione di fare efficienza e generare effettivo risparmio”. L’assessore ritiene che in Piemonte cento magazzini di farmaci siano troppi e che ne basti uno solo ed individua altri settori dove intervenire i sistemi informativi (“In questo momento ve ne sono 720, tutti diversi fra loro”) e l’area gestionale delle aziende sanitarie.
La presentazione del nuovo sistema ha fornito al presidente l’occasione per ricordare che “la sanità deve essere solo servizio e non più centro di potere, una grande sfida culturale che stiamo portando avanti e che vinceremo” e per ribadire che “la Regione ha un indebitamente devastante e ogni anno paga 600 milioni di interessi perché qualcuno non è stato capace di governare, con la spesa sanitaria, per esempio, completamente fuori controllo. Ora per la prima volta dopo 15 anni la spesa della sanità diminuisce invece che aumentare. Questo è un risultato quasi miracoloso, perché raggiunto con un lavoro strutturale e definitivo”.