Torino - “Oggi dobbiamo ancora una volta ringraziare Magistratura e Forze dell’Ordine per l’instancabile lavoro portato avanti in questi anni. Non possiamo delegare loro la lotta alle mafie. Proprio alla politica spetta il compito di creare le condizioni per rendere i territori inospitali alle mafie: un impegno che Regione Piemonte ha assunto anche con il voto unanime a Palazzo Lascaris sulla Commissione Permanente per la Legalità che va messa nelle migliori condizioni di operare al più presto e con efficacia sul territorio”. I consiglieri regionali Domenico Rossi e Diego Sarno commentano così la notizia dei 60 arresti per associazione di tipo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti avvenuti pochi giorni fa. “Con questa operazione - sottolinea Rossi - sono un centinaio le persone arrestate in Piemonte nel 2019 perché ritenute appartenenti o vicine ai clan di ‘ndrangheta. Ho perso il conto delle persone arrestate negli ultimi 8 anni nella nostra regione. Non è più possibile minimizzare le mafie sono radicate e gestiscono grandi interessi anche grazie alla cosiddetta “zona grigia”. È tempo di porre il problema come prioritario e agire di conseguenza puntando sul recupero sociale dei beni confiscati, investendo sulla formazione del personale amministrativo, rilanciando ogni azione di sensibilizzazione e informazione in accordo con la società civile”. L’impegno del pubblico non è però sufficiente secondo Diego Sarno. “Professionisti e aziende - spiega il consigliere Dem - devono farsi carico di una parte di responsabilità: rappresentano un argine importante alle infiltrazioni malavitose e per questo vanno affincati e sostenuti. E’ fondamentale, quindi, favorire anche nel mondo dell’economia la diffusione di una profonda cultura della legalità che generi anticopri forti”.