Torino - "Siamo contenti - affermano Domenico Rossi (Pd) e Marco Grimaldi (Sel) - che oggi l’aula consiliare abbia finalmente approvato la mozione per il ripristino della Commissione Regionale di promozione della cultura della legalità e del contrasto ai fenomeni mafiosi. Le operazioni Minotauro, Albachiara, Maglio e San Michele hanno svelato da tempo il radicamento delle Mafie al Nord. Tuttavia, l’attenzione verso questi fenomeni non deve essere episodica, ma costante, perché solo così sarà possibile contrastare le mafie e prevenire il fenomeno mafioso. Per questo proponiamo, con i firmatari della mozione, che si attuino subito le modifiche allo Statuto regionale che consentono di trasformare la Commissione da straordinaria a permanente. Nonostante la contrarietà del Consiglio Superiore della Magistratura alla nomina di Paolo Borgna al Dipartimento anticorruzione della Regione, è importante che la Giunta non receda, ma prosegua su questa strada e anzi rafforzi la propria azione".
“L’operazione San Michele è stata l’ennesima conferma del radicamento delle Mafie al Nord – dichiara il capogruppo di SEL Marco Grimaldi – Come abbiamo ricordato nel nostro primo intervento in aula, servono maggiori controlli nei cantieri, conoscere la differenza tra la ‘forma’ e la ‘sostanza’ di un appalto; controllare anche la gestione illecita di enormi quantitativi di rifiuti ‘speciali’; analizzare non solo il movimento terra, ma il fenomeno delle cave. Ci appelliamo al Presidente Chiamparino e alla Giunta affinché mantengano sempre più alta l’attenzione sul rischio di infiltrazioni mafiose e illeciti legati alle infrastrutture e alle grandi opere, attorno a cui circolano grosse quantità di denaro. Contiamo sull’impegno della Giunta ad aprire un dibattito e squarciare il velo sui rapporti tra mafia, politica, affari e consenso”.
“C’è una questione fondativa – aggiunge il consigliere del PD Domenico Rossi – che tiene insieme tutto e che sorregge il nostro vivere comune: si tratta della legalità. Sappiamo bene come in democrazia il rispetto delle regole sia garanzia di uguaglianza. Gli avvenimenti degli ultimi anni ci hanno consegnato l’urgenza del problema della legalità anche nella nostra Regione. Per questo ho depositato una mozione, poi votata all’unanimità, per l’adesione della Regione Piemonte ad Avviso Pubblico, così come ho chiesto alla nostra istituzione di farsi carico della situazione del castello di Miasino, bene confiscato alla mafia. Tanto resta ancora da fare – prosegue il consigliere – “a partire da quanto indicato nella piattaforma programmatica L7 di Libera Piemonte su usura, gioco d’azzardo, lotta alla corruzione e riforma della legge che regola le attività estrattive in cava”.