Torino - La graduatoria dei contributi a fondo perduto riservati alle imprese turistiche piemontesi che assumono nuovo personale, misura dell’assessorato regionale al Turismo che rientra tra quelle del Piano straordinario per l’occupazione, assegna oltre 5,4 milioni di euro a 31 aziende (4 di Alessandria, 9 di Cuneo, 9 di Torino, 6 del VCO, una rispettivamente di Asti, Biella e Novara) che daranno lavoro a circa 180 persone in tre anni. Le risorse sono finalizzate al miglioramento o ampliamento di alberghi, case appartamenti vacanze, campeggi, villaggi turistici, rifugi e affittacamere, ad interventi necessari alla riapertura di strutture ricettive chiuse dopo il 1° gennaio 2006, alla ristrutturazione e riqualificazione di parchi tematici e divertimento, e sono allo stesso tempo vincolate e proporzionate all’assunzione di nuovi lavoratori o alla trasformazione di contratti di lavoro già esistenti da tempo determinato a tempo indeterminato. Ad esempio per poter ottenere un contributo di 20.000 euro è necessaria l’assunzione con contratto a tempo determinato di almeno 6 mesi di un lavoratore con età compresa tra 36 anni e 54 anni, per uno di 45.000 euro l’assunzione con contratto a tempo indeterminato di un giovane lavoratore con età pari o inferiore a 35 anni oppure di un lavoratore con età pari o superiore a 55 anni. Le nuove assunzioni devono, inoltre, essere realizzate entro sei mesi dalla data di fine dei lavori.
“I contributi a fondo perduto per l’imprenditoria turistica mancavano dal 2004 - sottolinea l’assessore regionale al Turismo, Alberto Cirio - Soldi ‘veri’ con cui la Regione ha scelto di sostenere non solo il comparto ma anche l’occupazione. Una misura intelligente che in un solo provvedimento ne ha uniti quattro: il sostegno alle piccole e medie imprese del turismo e allo stesso tempo all’inserimento lavorativo di persone meno fortunate. Inoltre alimenta anche l’indotto dell’artigianato, dell’edilizia e dell’arredamento, senza dimenticare che migliorando l’offerta turistica ci guadagnerà l’intero territorio”.