Torino - Commentando la protesta dei bus che si è svolta il 17 luglio nel centro di Torino, il presidente Cota ha sostenuto che “sarebbe più logico, produttivo e corretto che l’Anav portasse i suoi pullman a manifestare in piazza Colonna a Roma anziché in piazza Castello a Torino”. A supporto di questa tesi Cota ha fornito una serie di dati: “Sul trasporto pubblico locale la Regione Piemonte ha subito un taglio progressivo delle risorse, passando dai 280 milioni del 2010 ai 237 ipotizzati sul 2012. Le risorse del 2011 sono state ad oggi erogate nella misura del 50%. Per il 2012 non abbiamo ancora visto un euro. La settimana scorsa il Governo ci ha comunicato un ulteriore taglio in corso d’opera di circa 700 milioni che dovrebbe colpire proprio il trasporto pubblico locale. A ciò aggiungiamo un altro taglio di 435 milioni soltanto per la Regione Piemonte dei trasferimenti sulle cosiddette ex-Bassanini, altra fonte di finanziamento per il tpl”.
“Complessivamente - ha sottolineato il presidente - abbiamo ricevuto dallo Stato meno del 50% delle risorse storiche. A fronte di questo c’è qualcuno che protesta per una riduzione dell’impegno regionale pari al 9% per il 2012 e al 15% per il biennio 2013-2014. Inoltre, in Consiglio regionale, più che sulla manifestazione di Torino come richiesto dal Pd, sarebbe utile dibattere sulle motivazioni che portano certe forze politiche a sostenere il Governo Monti e la sua strategia di tagli al trasporto pubblico locale”.
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore ai Trasporti, Barbara Bonino, che intervenendo in Consiglio regionale ha detto che “le aziende piemontesi del trasporto dovrebbero essere vicine a noi, così come noi siamo stati finora vicino a loro. Riteniamo che questa manifestazione non abbia coerenza, avrebbe dovuto tenersi a Roma. Comprendiamo il disagio delle aziende, ma la Regione ha fatto tutto il possibile. Chi ritiene che si possa fare pressione su di noi sbaglia. La Regione ha raschiato il fondo del barile, ed è riuscita garantire 450 milioni al sistema del trasporto locale, a prescindere dalle dinamiche nazionali”.