Vercelli - “Gli accordi che l’Unione europea potrebbe stringere con India, Thailandia, Vietnam, Usa e Giappone, ovvero i più importanti esportatori di riso a livello mondiale (messi insieme esportano circa 27 milioni di tonnellate di riso, corrispondenti all’80% del commercio globale) rischiano di compromettere il commercio del riso comunitario con gravi conseguenze soprattutto sulla filiera italiana, concentrata nell’area piemontese e lombarda di Vercelli, Novara e Pavia. Il Governo deve spiegare quali iniziative intende adottare, nelle apposite sedi istituzionali comunitarie, al fine di tutelare la risicoltura europea ed italiana dalle conseguenze derivanti dagli imminenti accordi”: questa la richiesta avanzata con un’Interrogazionedall’On. Luigi Bobba (PD) rivolta al Ministro delle Politiche agricole e a quello degli Affari europei. Spiega l’On. Luigi Bobba: “Ho raccolto l’allarme lanciato da Roberto Magnaghi, Direttore Generale dell’Ente Nazionale Risi, che nel suo editoriale sul mensile Il risicoltore, ha denunciato i percoli derivanti dai negoziati internazionali che coinvolgono il riso. Mentre gli accordi con i Paesi sudamericani non costituiscono una minaccia per la nostra risicoltura (ma nemmeno un’opportunità in termini di export), quelli con Paesi asiatici e con gli Usa danneggerebbero la nostra filiera produttiva. Infatti, le richieste indiane prevedono l’apertura di diversi contingenti di importazione nell’Ue per un totale di 250.000 tonnellate, mentre le controproposte dell’Unione europea prevedono concessioni per “sole” 100.000 tonnellate che, tuttavia, rappresentano più del 10% del volume di prodotto importato nell’Unione europea in un anno. Il Vietnam ha una capacità esportativa di 7 milioni di tonnellate in un anno. Gli Usa sono in grado di esportare 3 milioni di tonnellate di riso all’anno. Per questo è indispensabile che il Governo in sede comunitaria si attivi per tutelare la nostra risicoltura”.