Novara - La giovane Monica Canalis (classe 1980) da Cumiana (To) è pronta per una nuova sfida: la segreteria del Partito Democratico piemontese. "Mi candido alle Primarie del 16 dicembre 2018 per la Segreteria del PD del Piemonte. - afferma - Mi propongo per questa sfida di rinnovamento, portando la mia esperienza professionale, quella come amministratrice pubblica e come volontaria in organizzazioni di terzo settore e di cooperazione internazionale. Porto anche in dote la mia esperienza decennale alla guida della Scuola di formazione del PD del Piemonte. Nel 2003 mi sono laureata a Torino in Scienze Internazionali e Diplomatiche, con votazione 110/110 cum laude, con una tesi di diritto internazionale sul lavoro forzato nell’ex Birmania. La mia carriera professionale ha avuto due fasi: dal 2003 al 2008 ho lavorato in ambito internazionale, prima all’OIL- Organizzazione Internazionale del Lavoro, poi in Romania per un progetto di rimpatrio assistito di minori romeni non accompagnati promosso dal Comune di Torino e dal Ministero del Welfare ed infine su progetti di cooperazione tecnica con i Governi di Indonesia, Costa d’Avorio e Benin, finanziati dalla Commissione Europea. Per alcuni mesi ho anche seguito dei progetti legati alle adozioni internazionali in Africa SubSahariana. Parlo inglese, francese, spagnolo, romeno (e piemontese!). Dal 2009 ad oggi ho intrapreso la carriera bancaria, prima in Intesa Sanpaolo e poi in Banca Prossima, specializzandomi sul credito allo sport. Faccio parte da sempre del Sermig, Arsenale della Pace di Torino, dove oggi mi occupo in modo particolare degli incontri culturali dell’Università del Dialogo. Sono una nativa del PD, a cui ho aderito nel 2007. Nel partito ho sempre avuto incarichi legati alla formazione politica: dal 2007 al 2009 nella città di Torino e dal 2009 al 2018 a livello regionale. “Pensiero Democratico”, la Scuola del PD Piemontese, promuove iniziative rivolte ad amministratori locali, segretari di circolo, iscritti ed elettori del PD. Ha una rete di quasi 1.000 allievi provenienti da tutte le Province del Piemonte e in 8 anni di attività ha coinvolto a titolo gratuito più di 60 docenti (professori universitari, politici e funzionari pubblici) in corsi di formazione, in aula e a distanza. In particolare si sono affermati due format: “L’Arte di Amministrare”, corso di aggiornamento annuale per gli amministratori locali, e “Pensare la Politica”, seminari sulle parole chiave della politica. Tra luglio 2012 e settembre 2015 abbiamo curato una newsletter mensile sui fondi europei (“InfoEuropa&Territorio”) e sulla cultura digitale (“TuttoDigitale”), abbiamo realizzato una serie di incontri di formazione sulla progettazione europea e divulgato schede di aggiornamento sui temi tecnici più complessi (“Pillole”). Nel 2016 ho iniziato la mia esperienza come amministratrice pubblica: sono stata eletta nel Consiglio Comunale di Torino, nella lista del PD, con 1.378 preferenze personali, e nel Consiglio della Città Metropolitana di Torino con con 2.918 voti ponderati e 62 voti non ponderati. Nelle primarie di ottobre 2007 e di ottobre 2009 ho sostenuto Gianfranco Morgando come Segretario del PD del Piemonte e successivamente a febbraio 2014 ho sostenuto Davide Gariglio come Segretario del PD del Piemonte. A livello nazionale ho sostenuto Rosi Bindi, poi Pierluigi Bersani e infine Matteo Renzi. Ho accettato di misurarmi, per dare rappresentanza a chi non si riconosce nelle altre proposte in campo. La mia candidatura è quella che non ti aspetti. È la candidatura per chi non si sente rappresentato dagli attuali assetti di potere. Per chi ha bisogno di un altro modo di dire le cose, un altro modo di coinvolgere le persone, un altro modo di incarnare i nostri valori fondativi: la solidarietà, la pace, la tolleranza, i diritti umani, la lotta alle disuguaglianze, il riformismo, l’europeismo. È la voce fuori dal coro, di chi da anni dona il proprio tempo al partito, ma non sempre si sente trattato come fosse a casa propria. E’ la voglia di rianimare con una scossa di energia questo partito febbricitante, senza però fare polemiche o cercare colpevoli. Quello che serve è ripartire dai fondamentali: ascoltare la gente, non disprezzarne le paure e le fatiche, veicolarne i bisogni e tradurli in proposta politica. Con umiltà e tanto tanto lavoro. E con la pazienza dei riformisti. In questo Congresso metto il mio entusiasmo e la mia grinta. Con la consapevolezza che Chiamparino non può vincere da solo. Il Piemonte non può da solo sfuggire alla morsa del nazionalismo e dell’egoismo xenofobo che avvinghia il nord Italia. Serve un partito forte, un partito fiero dei propri valori e delle capacità della sua gente, guidato finalmente da una donna, giovane. Serve un partito che torni ad essere forza di popolo, impastato con le fatiche della gente, meno elitario e oligarchico, e che al tempo stesso non insegua i populisti sul terreno della demagogia, ma punti su parole di verità senza essere ossessionato dal polically correct. Un partito che risponda alla domanda di protezione dei perdenti della globalizzazione. Un partito che in Piemonte sappia ricucire i territori, le aree urbane con quelle extra urbane (che poi sono quelle in cui la Lega è più forte), il torinese con le altre province. Credo che ci sia bisogno soprattutto di rinsaldare i nostri legami di comunità, politica ed umana, per poter meglio servire i nostri concittadini. Credo che la mia candidatura, femminile e fuori dagli schemi, vada in questa direzione. Il PD deve ripartire e per farlo ha bisogno di volti nuovi. Avere più candidature è segno di vitalità politica e di un sano pluralismo. È segno che in Piemonte non ci pieghiamo alle imposizioni dall’alto di candidature uniche. Meglio confrontarsi a viso aperto, con la correttezza e la fraternità che accomuna dei compagni di partito. Ma anche con la necessaria schiettezza e chiarezza. Vince chi ha più sostegno. Il giorno dopo si lavora uniti per Chiamparino Presidente e per i problemi del nostro Piemonte. Essere in tre in questa corsa è una ricchezza. Inizia il Congresso, inizia la nostra festa della democrazia".
Monica Canalis incontrerà i novaresi presso il Circolo La Fratellanza in via Monte San Gabriele 15 martedì 11 dicembre alle 20.45.