Torino - "Finalmente dopo mesi di lotta a vari livelli, i molteplici incontri che abbiamo organizzato con gli amministratori locali, la predisposizione di decine di documenti e ordini del giorno adottati dai vari Comuni contro la proposta sul Consumo del Suolo all'epoca ancora in discussione, la Regione Piemonte e l'assessore competente fanno marcia indietro rispetto al muro contro muro sul provvedimento del Consumo del Suolo. La proposta verrà rimessa in discussione prendendo in considerazione i nostri spunti di riflessione. Si tratta di una grande vittoria, ascrivibile alla ferma presa di posizione del Gruppo Consigliare di Forza Italia, nel difendere i Comuni piemontesi e i diritti acquisiti dei cittadini". Ad affermarlo il Consigliere Regionale Diego Sozzani che, insieme ai colleghi del gruppo, da tempo sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione circa i pesanti limiti di questo disegno di legge.
Spiega il consigliere di Forza Italia: "Erano tre i punti sui quali si è concentrata l'attenzione del Gruppo di Forza Italia. La cancellazione della decadenza delle previsioni di trasformazione di suolo libero per le quali non sia ancora stato rilasciato il necessario titolo abitativo o il Comune non abbia provveduto nei tempi previsti dalla legge. Poi la nostra richiesta di cancellare l'obbligo di a stravolgere gli strumenti urbanistici piemontesi introducendo la suddivisione del piano regolatore tradizionale in piano strutturale e operativo; una situazione che metterebbe in dubbio la vigenza degli attuali piani regolatori. E infine abbiamo chiesto la soppressione dell'obbligo di rielaborare tutti i piani dei Comuni piemontesi, soprattutto quelli di piccole dimensioni, sulla base di aggregazioni decise in modo autoritario dalla Regione stessa". Conclude Sozzani: "L'Assessore ha precisato che il testo non costituisce ancora un disegno di legge formalizzato e depositato ma è un documento che può essere ancora corretto. Confido quindi che in tempi brevi il testo recepisca le nostre osservazioni e dia adeguato spazio a un confronto con i Comuni al fine di evitare misure ideologiche che rischiano di paralizzare gli Enti e di penalizzare i cittadini piemontesi".