Torino - I rifiuti solidi urbani prodotti nel 2013 in Piemonte sono scesi sotto la soglia psicologica di due milioni di tonnellate all’anno, con una riduzione del 2% rispetto all’anno precedente. Una tendenza che va avanti da tempo e che riguarda in special modo le utenze non domestiche, a causa della crisi del comparto produttivo. Sempre nel 2013 in Piemonte si sono prodotti 500 kg di rifiuti per abitante, un andamento che coincide con la media delle regioni italiane. E ancora, il tasso di riciclaggio dei rifiuti si attesta al 50%, con punte di eccellenza a Novara e nel VCO. Sono alcuni dei dati illustrati il 12 febbraio a palazzo Lascaris, nel corso della seduta della Commissione Ambiente, dai tecnici dell’assessorato regionale guidato da Alberto Valmaggia. La relazione ha di fatto aperto la discussione sul Piano rifiuti e sulla l.r. n.7/2012 sul servizio idrico integrato e di gestione integrata dei rifiuti urbani.
“È necessario intervenire con urgenza sul tema rifiuti, anche per essere in regola con i vincoli nazionali ed europei - ha commentato Valmaggia - Il modello che si prospetta vede al centro della discussione la differenziazione e il riutilizzo dei rifiuti con la discarica come elemento residuale. L’obiettivo non è di avere solo qualche realtà virtuosa con percentuali altissime di differenziata, ma far crescere il sistema piemontese nel complesso, lavorando insieme nel riassetto delle competenze”.