Torino - “L’emergenza climatica impone alle istituzioni di intervenire in tutti i modi possibili: finanziare progetti di formazione nelle scuole, sensibilizzare i cittadini sul tema, sanzionare comportamenti illeciti, condividere percorsi e buone pratiche incentivandole e sostenendole con risorse adeguate e specifiche” dichiarano i consiglieri regionali Alberto Avetta, Vicepresidente della Commissione Ambiente, e Domenico Rossi, portavoce per il PD in commissione ambiente. “In questo quadro trovo molto apprezzabile che i comuni, attraverso ANCI, aderiscano alla campagna “Un albero in più” che ha lo scopo di piantumare 60 milioni di nuovi alberi in pochi mesi e che ANCI Giovani abbia predisposto e votato un manifesto green di obiettivi concretamente realizzabili nei Comuni” spiega Avetta primo firmatario di un Ordine del Giorno che impegna la Giunta ad operare , in ogni settore e materia di competenza, per contrastare il cambiamento climatici la giunta o in atto. “In particolare ritengo importante che la Regione si attivi perché siano adottate forme di fiscalità ambientale, rivedendo le imposte sull’energia e sull’uso delle risorse ambientali a favore della sostenibilità per accelerare la conversione degli attuali sistemi energetici verso modelli a emissioni basse o nulle” precisa Avetta.
“Occorre avere coraggio – aggiunge Rossi - dobbiamo rivedere i nostri comportamenti e le nostre scelte. Come Regione è necessario interrogarci sui nuovi modelli di sviluppo. Tra i compiti principali di questa istituzione c’è la programmazione e quindi non è più rinviabile un piano regionale per la bioeconomia e l’economia circolare. Un piano che deve prevedere scenari e incentivi per nuove attività in questo senso, ma anche per riconversione di settori, attività in essere e luoghi. Un piano che parli apertamente di decarbonizzazione dell’economia nella nostra regione e che metta il Piemonte in una posizione di avanguardia non solo in Italia, ma in Europa”.
“In tal senso si muove un altro impegno contenuto nell’atto di indirizzo – prosegue il Consigliere Avetta – riguarda l’attuazione di politiche di finanza pubblica che consentano e favoriscano investimenti di Comuni, Città Metropolitana e Province finalizzati alla riduzione delle emissioni climalteranti, al risparmio e all’efficientamento energetico, allo sviluppo di energie rinnovabili, al contrasto alla siccità e alla prevenzione del dissesto idrogeologico”.
“Fin da subito Regione Piemonte - conclude Rossi - può intervenire legiferando sul consumo di suolo così come sulla sua valorizzazione a partire dalla riduzione dell’inquinamento che a cascata si riversa anche nelle acque: occorre invertire il ciclo, sfruttando meglio, ad esempio, il nostro rifiuto organico che viene riciclato ancora in percentuali troppo basse”.