Torino - "Dopo la sentenza del Tar - scrivono Aldo Reschigna e Gianfranco Morgando (Pd) - ci troviamo di fronte a una situazione di urgenza che non può giustificare da parte di Roberto Cota e del centrodestra ulteriori perdite di tempo con azioni finalizzate esclusivamente a protrarre un’illegalità che dura da ben quattro anni. Fare melina non avrebbe altro significato se non quello di voler continuare ad occupare abusivamente poltrone, quando oggi i piemontesi hanno il diritto di avere un governo regionale legittimo, autorevole e capace di affrontare quei problemi economici e sociali lasciati irrisolti dall’incapacità di Cota e della sua Giunta. A maggior ragione non tollereremo che possa venir utilizzato del denaro pubblico per tutelare non gli interessi della Regione Piemonte, ma l’interesse personale di Cota. Se ha in mente di portare avanti azioni giudiziarie meramente dilatorie, lo faccia a sue spese e non con i soldi dei cittadini".
Stefano Barbieri, segretario regionale del PdCI e membro della Segreteria Nazionale, aggiunge: "Il TAR ha annullato le elezioni regionali 2010 del Piemonte. Finalmente è stata scritta la parola fine su una vicenda scandalosa che ha leso il principio democratico del voto nella nostra Regione. Ora Cota risparmi ai piemontesi l’agonia di una maggioranza che politicamente non esiste più e se ne vada, consentendo di tornare alle urne al più presto. Si apre la possibilità di una nuova stagione per il governo del Piemonte e io avanzo qui e ora alle forze della sinistra una proposta: costruiamo subito un fronte della sinistra per il lavoro che si candida a governare questo territorio sulla base di una proposta politica che rappresenti le istanze del mondo del lavoro, dei giovani disoccupati, degli studenti e delle fasce più deboli della società in una realtà attraversata da una profonda crisi industriale e occupazionale che ha ricadute pesantissime sulla quotidianità di migliaia di famiglie piemontesi, e apriamola al più ampio confronto. Questo è il tempo dell’unità e noi Comunisti Italiani siamo pronti".