Torino - Il disegno di legge “Contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico (GAP)”, approvato questa mattina dalla Giunta regionale e destinato ora all’esame del Consiglio, introduce una nuova disciplina del gioco lecito e allo stesso tempo si prefigge l’obiettivo di contenere e salvaguardare i soggetti affetti da gioco d’azzardo patologico. Tra le novità introdotte dal disegno di legge si segnalano:
* L’accertamento della maggiore età e la conseguente possibilità di utilizzo degli apparecchi per il gioco attraverso idoneo lettore del codice fiscale o della tessera sanitaria posizionato su ogni apparecchio del gioco lecito, nel rispetto della normativa in materia del trattamento dei dati personali.
* La Regione istituisce, presso l’Osservatorio Epidemiologico delle Dipendenze patologiche (OED
Piemonte), la Sezione tematica sul G.A.P., con funzione consultiva.
* Vengono stanziati 955mila euro annui per la lotta e il contrasto delle ludopatie, grazie all’utilizzo dei fondi ministeriali per la tutela della salute e il contrasto al gioco patologico.
* Per rendere omogenee sul territorio regionale le fasce orarie di interruzione quotidiana del gioco, i
titolari delle sale da gioco, delle sale scommesse e degli spazi per il gioco sono tenuti, nell'arco dell'orario di apertura previsto, a rispettare le fasce orarie di interruzione quotidiana del gioco. Fasce orarie che, a differenza del passato, saranno omogenee per tutto il territorio regionale, in modo da scongiurare il rischio del “pendolarismo del gioco”.
* Il distanziometro a 400 metri dai luoghi considerati sensibili (tra cui compro oro, bancomat, scuole, ospedali) non trova applicazione nei casi in cui il rispetto delle distanze ivi previste venga meno per fatti sopravvenuti. Cioè nel caso in cui l’apertura di questi luoghi sensibili avvenga cronologicamente dopo l’apertura dei locali in cui sono installati apparecchi per il gioco legale.
* Introduzione logo regionale e istituzione della giornata “Slot, no grazie!”
* Chi ha dismesso gli apparecchi in forza della legge 9/2016 può rivolgere istanza per reinstallarli senza che ciò venga considerata nuova apertura. Pertanto si elimina l’effetto di retroattività della vecchia legge.
“Con questo disegno di legge investiamo un milione di euro l’anno per combattere la ludopatia e contemporaneamente saniamo un problema che si era creato con la vecchia legge, cioè la retroattività di una norma che danneggiava gli operatori legali di un settore in cui lavorano migliaia di persone - afferma l’assessore regionale Fabrizio Ricca -. Facciamo anche di più, però, perché per la prima volta verrà reso omogeneo su tutto il territorio regionale l’orario di chiusura degli apparecchi, evitando il pericolo di ‘pendolarismo del gioco’, e si introduce l’obbligo di utilizzare la tessera sanitaria per utilizzare le slot, accertando quindi l’età reale degli utenti e combattendo il gioco minorile. Siamo ovviamente aperti al dialogo con tutte le forze politiche che vorranno discutere seriamente in merito a questo testo, per migliorarlo e renderlo il più utile possibile per i cittadini e i lavoratori”.
La possibilità di riposizionare apparecchi per il gioco legale per gli esercizi pubblici e commerciali che li avevano già collocati alla data del 19 maggio 2016 varrà esclusivamente per sale gioco e sale scommesse (cosi come indicato dall’articolo 18 del DDL che fa riferimento a “esercizi pubblici e commerciali di cui all’art.2 comma 1 lett. c) e d)”. Sono quindi esclusi i bar. Per quanto riguarda le nuove aperture vale invece, per tutti, la regola del mantenimento di una distanza di 400 metri dai luoghi sensibili.
Il gruppo Lega Salvini Piemonte, con il suo presidente Alberto Preioni, il vicepresidente Andrea Cerutti e il presidente della Terza commissione Claudio Leone, accoglie con piena soddisfazione l’approvazione da parte della giunta regionale del disegno di legge a tutela del gioco legale presentato oggi dall’assessore alla Sicurezza, il leghista Fabrizio Ricca. “Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto - commentano i consiglieri leghisti -, di fronte a un cieco ostruzionismo delle opposizioni che negava un corretto confronto in aula la giunta ha presentato e approvato un disegno di legge che permetterà di regolamentare con nuovi strumenti il gioco legale in Piemonte, salvando migliaia di posti di lavoro. Un testo di buonsenso che coniuga il supremo bene della salute pubblica, garantendo risorse e mezzi per il contrasto alla ludopatia, con la tutela del diritto al lavoro onesto che sarebbe stato negato dall’abominio giuridico della retroattività prevista dalla precedente normativa. Un punto di svolta fondamentale per garantire un futuro a migliaia di famiglie piemontesi, sulla strada di una definitiva approvazione che, entro qualche settimana, ci permetterà di avere una nuova e più giusta legge sul gioco legale. L’ennesima dimostrazione della buona politica della Lega, che agli annunci preferisce i fatti concreti. Specialmente quando da tutelare c’è il destino di migliaia di onesti cittadini”.
“Il Disegno di Legge sul contrasto alla Diffusione del gioco d’azzardo patologico approvato oggi in Giunta – commenta l’Assessore Andrea Tronzano - ridefinisce alcuni aspetti della legge a suo tempo approvata nel 2016 ma lo fa migliorandone alcuni aspetti al di là dell’art 18 che fa giustizia sulla retroattività. Innanzitutto contrasta e lotta al gioco patologico, tiene le distanze dai luoghi sensibili, certifica gli strumenti sanitari di controllo alla ludopatia e inasprisce le sanzioni a chi non rispetta le regole. Inoltre stabilisce delle fasce orarie rigorose uguali per tutti evitando il pendolarismo del gioco e infine il testo non prevede la retroattività per i bar. Sono soddisfatto del lavoro realizzato dalla Giunta - continua l’Assessore Andrea Tronzano - che ha presentato questo DDL per venire incontro alle giuste esigenze dei lavoratori del gioco lecito penalizzati oltremisura da alcune norme. Lo sforzo effettuato dalla Giunta è stato quello di rendere questa legge giusta, equa e al passo con i tempi, intervenendo laddove era necessario per tutelare sia i consumatori che i lavoratori. Mi auguro che si comprenda che il lavoro è stato fatto per venire incontro alle esigenze di tutti e che venga approvato al più presto”.
Particolarmente critico Domenico Rossi, consigliere regionale Pd (opposizione): "Lo avevamo anticipato: la destra torna nuovamente all’assalto della legge regionale per la prevenzione e il contrasto al gioco d’azzardo patologico. Questa volta lo fa con un disegno di legge della Giunta regionale approvato nella mattinata di oggi. Al centro del nuovo testo la possibilità, per chi ha dismesso gli apparecchi come imposto dalle legge 9/2016, di rivolgere istanza per reinstallarli senza che ciò venga considerata nuova apertura. Fanno finta di non sapere che il problema è proprio l’eccesso di offerta degli ultimi decenni, a causa della quale è cresciuta la domanda ed è esplosa la patologia. In poche parole si vorrebbero spostare le lancette dell’orologio indietro nel tempo così da far tornare le slot nei bar e nelle tabaccherie annullando di fatto i risultati ottenuti con la legge in vigore. Non sono bastati i pareri dell’Ordine dei medici, di quello degli psicologi, degli assistenti sociali, delle associazioni antimafia, dei movimenti cattolici, delle fondazioni antiusura, e anche dei rappresentanti delle forze dell’ordine, che spiegano come la Legge 9/2016 sia un punto di equilibrio importante, che regola un settore cresciuto enormemente negli ultimi anni senza bloccarlo, mentre porta un beneficio enorme in termini di salute per i cittadini piemontesi. La destra fa orecchio da mercante e procede a testa bassa infischiandosene della salute dei piemontesi e piegandosi, invece, ai desiderata dell’industria del gioco. Sia chiaro, non dei lavoratori che vengono, invece, strumentalizzati. Sarebbe bastato, infatti, votare la proposta di Forza Italia che prevedeva una deroga alle scadenze per le sale gioco, chiuse da mesi per la pandemia. Ma l’obiettivo vero è riportare le slot nei bar e nelle tabaccherie. Inutile che l’assessore Ricca ci racconti del milione di euro all’anno previsto nel nuovo testo per combattere la ludopatia: le risorse erano previste anche con la legge precedente, peccato che il Presidente Cirio e la sua giunta non abbiano speso un centesimo a riprova dell’atteggiamento di questa maggioranza verso il gioco d’azzardo patologico. Comincia ora un percorso in commissione e in consiglio. Sono curioso di capire come Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia supereranno le differenti posizioni in campo sul GAP e mi auguro sia l’occasione per avere davvero i numeri istituzionali relativi alla questione occupazionale, che ad oggi non sono mai stati forniti dalla Giunta regionale. Come forze di opposizione ribadiremo dati alla mano gli effetti della legge in vigore (ricordiamo soltanto che tra il 2016 e il 2019 i pazienti in carico ai servizi sanitari piemontesi per dipendenza dal gioco sono diminuiti del 20,6% e le perdite del 16,5% rispetto al una media nazionale dello 0,9%) e utilizzeremo ogni strumento politico per difendere il diritto alla salute dei piemontesi più fragili, nell’ottica di quanto previsto dalla nostra costituzione, per cui l’impresa privata non deve essere in contrasto con l’utilità sociale".