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DOPO UN ANNO DI LEGISLATURA NASCE PROGETT’AZIONE - POPOLARI PIEMONTESI: LA NUOVA COMPONENTE DEL GRUPPO CONSILIARE DEL PDL

Torino - A un anno dall’insediamento della IX Legislatura del Consiglio regionale, all’interno del Gruppo del Popolo della Libertà, nasce la componente “Progett’Azione - Popolari Piemontesi”, alla quale aderiscono i consiglieri (in ordine alfabetico): Roberto Boniperti, Angelo Burzi, Fabrizio Comba, Rosa Anna Costa, Roberto Tentoni, Rosanna Valle e Gian Luca Vignale. Il primo anno di legislatura si è chiuso con risultati elettorali deludenti che hanno registrato la sconfitta del PDL nei maggiori Comuni piemontesi e che hanno altresì dimostrato come gli elettori di centro destra abbiano preferito premiare chi, pur aderendo al PDL, si è presentato sotto il simbolo di liste civiche di area, intercettando in questo modo voti che altrimenti sarebbero andati persi. Se è vero che questo è accaduto in Piemonte come anche in altre regioni, non si può tuttavia continuare a evadere il problema e non leggere nell’ultimo voto una chiara richiesta al PDL Regionale da parte dei suoi elettori di potere contare su un partito che sappia differenziare la propria azioni politica da quella nazionale e che sia in grado di coinvolgere la base in scelte di partito che fino ad oggi appaiono come imposte. È infatti ora evidente che gli attuali vertici regionali del PDL non abbiano saputo rispondere in modo adeguato a queste legittime richieste, dimostrandosi anzi spesso poco attenti alle istanze delle diverse anime del partito e della società civile. È quindi oggi compito del PDL e di tutti i suoi esponenti recuperare il rapporto perso con i cittadini e riportare il Popolo della Libertà a essere un partito protagonista, dove uomini e idee possono incontrarsi. “Per Torino e per il Piemonte – spiegano gli aderenti a Progett’Azione - Popolari Piemontesi – è necessario sviluppare una politica più incisiva ma soprattutto ricostruire la casa del centro destra piemontese in grado di riunire valori, progetti e cittadini”. Progett’Azione - Popolari Piemontesi vuole rappresentare un momento di cambiamento e di crescita del centrodestra piemontese intendendo fin d’ora lavorare per il rafforzamento dell’iniziativa politica del Popolo delle Libertà, riaffermandone l’identità culturale e per ricostruire un partito coeso sugli obiettivi, motivato, forte, vigoroso, pronto a far valere la volontà popolare. Per quanto riguarda l’attività della componente in Consiglio Regionale, gli aderenti chiedono una gestione democratica e partecipata delle scelte politiche, rivendicando la leadership del PDL nell’ambito del centrodestra. “La Lega è e rimane il nostro alleato leale – spiegano – con il quale abbiamo fondato la coalizione e col quale intendiamo continuare a collaborare nell’interesse dei piemontesi con pari dignità, ma il Popolo della Libertà deve riaffermare il proprio ruolo di partito maggiormente rappresentativo e assumersi fino in fondo la responsabilità di indicare le linee di governo sulle quali sviluppare un confronto sereno e costruttivo”. L’attività della Giunta Regionale, inoltre, secondo la nuova componente deve essere più coesa e meglio coordinata con il Gruppo Consiliare, per fornire risposte precise, in termini di concretezza e di impegno, a tutti coloro che continuano a riporre fiducia negli ideali del Popolo della Libertà. Progett’Azione - Popolari Piemontesi, partendo dall’elaborazione di una proposta politica coerente con i propri ideali, intende sviluppare iniziative conseguenti, indicare gli obiettivi e i percorsi da seguire per raggiungerli, per offrire una prospettiva di sviluppo della società e di miglioramento della qualità della vita dei singoli. “Vogliamo contribuire alla costruzione di un partito dialogante con la società, pronto ad accogliere con entusiasmo le sfide che il futuro ci propone – spiegano gli aderenti a Progett’Azione - Popolari Piemontesi – per costruire e consolidare una forte presenza popolare che si espliciti in una libera, sana, leale e robusta competizione tra le idee e i personaggi migliori. Un partito dove l’istituto della cooptazione possa rappresentare un utile correttivo, ma non la regola, alla democrazia diretta; dove chi ambisce a posizioni di prestigio, per poter esercitare il proprio servizio nelle istituzioni, sia messo in condizioni di competere con tutti gli altri sfidanti ad armi pari. Noi vogliamo concorrere a individuare un percorso che ci porti fuori dai timori, dalla paura di perdere, dalla rassegnazione; che ci faccia riprendere coscienza della nostra forza, dei nostri ideali, della nostra volontà; che ci riporti ad affermare con orgoglio le ragioni della nostra posizione nel quadro politico del Paese, ma anche e soprattutto della regione e delle realtà territoriali, a partire dal Comune di Torino, che ha un enorme bisogno di un forte rinnovamento”.