Share |

Edilizia sanitaria, Rossi (Pd): Basta indugi è il tempo delle scelte

Intanto in una giornata incandescente in Consiglio regionale la Lega difende l'assessore Icardi e sulla sanità rilancia

Torino - “Finalmente in aula abbiamo potuto discutere di edilizia sanitaria. Dopo mesi di notizie apprese dai giornali siamo messi nella condizione di confrontarci su un tema fondamentale per i cittadini piemontesi. Va bene abbassare i toni, come richiesto dall’assessore, quindi partirei con le scuse pubbliche a Chiamparino e Salizzoni per la dichiarazione infelice sulla torre psichiatrica”. “In merito al tema dell’edilizia sanitaria è bene ricordare che non partiamo da zero. La precedente legislatura, infatti, approvò un vero e proprio piano regionale di edilizia sanitaria che prevede la realizzazione di 5 nuove ospedali con un investimento pari a circa 1,5 miliardi di euro, due finanziati con Fondi Inail e tre con Partenariato Pubblico Privato. E’ legittimo che chi subentra ad altri si prenda del tempo per valutare le situazioni più delicate e le scelte assunte, ma è un tempo che deve avere un limite per evitare che ogni cambio di amministrazione o legislatura ci riporti al punto di partenza. Il tempismo è fondamentale perché le regioni confinanti con il Piemonte non stanno ferme, a partire dalla Lombardia: cosa succederà quando saranno terminati i nuovi ospedali, a partire da quello di Rho, se Torino, Novara e VCO resteranno sulla carta? Quanti milioni di euro vogliamo pagare alla Lombardia in termini di mobilità passiva?”. “La scelta sul VCO è ingiustificabile. La decisione di abbandonare l’idea di ospedale unico baricentrico, che rappresentava un delicato equilibrio raggiunto in anni di concertazione con il territorio vede la contrarietà di gran parte della comunità del Vco: maggioranza dei sindaci, consiglieri comunali (anche della Lega) sindacati, associazioni di categoria e cittadini. Inoltre l’idea di mantenere i due ospedali invertendone la gerarchia (con il DEA di primo livello a Domodossola e con il Castelli declassato a ospedale di base) non regge sotto nessun punto di vista. L’assessore dice di saper ascoltare… bene allora ascolti l’assemblea dei sindaci e ascolti la richiesta di rivedere la decisione e concertare con loro come procedere”. “Per quanto riguarda Novara, non si può continuare a mettere in discussione lo strumento del PPP, che ha avuto una forte valenza anticiclica in Italia, in base al falso ragionamento di chi lo mette sullo stesso piano di un finanziamento. Lo ribadisco, non sono un tifoso del PPP in assoluto, ma ritengo che per le due opere più vicine al traguardo dei bandi non abbia alcun senso rimettere in discussione il tutto. In questa maniera gli ospedali nuovi non li faremo mai”. “In base al principio del “buon padre di famiglia” più volte richiamato dall’assessore Icardi, ricordando che deve valere tutti, evidenzio che il protocollo con Cassa Deposito Prestiti può essere una buona iniziativa qualora consentisse dei risparmi. Non si capisce, però, come mai sia solo l’opera di Novara a dover essere controllata: l’impostazione del modello finanziario per il progetto dell’hub torinese è la stessa: 30% finanziamento pubblico e 70% dal privato. La stessa domanda la pongo ai colleghi del M5S: perché contestano il PPP solo per Novara mentre per Torino va bene?”. “Questa doveva e può essere ancora è la legislatura del territorio, dei servizi domiciliari, della non-autosufficienza. Non indugiamo nella revisione di quanto già deciso. Impieghiamo il nostro tempo per integrare il piano della rete ospedaliera per i territori non presenti nell’attuale delibera (Alessandria, Canavese), ma soprattutto per lavorare a un nuovo piano socio-sanitario, che metta la Regione Piemonte nella condizione di rispondere ai nuovi fabbisogni di salute”.

Giornata di aula dai toni incandescenti a Palazzo Lascaris, dove l’Assessore alla Sanità Luigi Icardi ha illustrato le sue linee in tema di edilizia sanitaria, a fronte di una richiesta a riferire arrivata nelle settimane passate dai Gruppi di Minoranza. Mentre dai banchi della sinistra si argomentava l’accusa di immobilismo, palesata nelle scorse settimane, è arrivato il pieno sostegno all’Assessore da parte dei consiglieri del Gruppo Lega Salvini Piemonte. “Siamo in un periodo di trasformazione e riprogettazione di tutta la Sanità regionale - ha sottolineato Andrea Cane, vicepresidente della IV Commissione che si occupa di Salute e politiche sociali - è doveroso che la riorganizzazione della sanità e dell'edilizia correlata, sia frutto di un lavoro ponderato e strutturato, che passi dall’ascolto di tutti i territori, così come sta facendo il nostro ottimo Assessore Luigi Icardi”. “Anni di governo regionale fallimentare sui temi della salute dei piemontesi e una situazione contabile piuttosto disastrosa ereditata dalla precedente Giunta di sinistra - ha proseguito il consigliere Cane, Responsabile Enti Locali per la Lega in Piemonte – fanno da contrappunto alle accuse dei rappresentanti del PD e di Leu, che in aula ci accusano di girare intorno ai problemi senza prendere decisioni. In realtà il nostro obiettivo è proprio quello di condividere le nostre scelte coi territori, senza lasciar da parte i progetti delle Città della Salute di Torino e Novara, considerando che i piccoli ospedali di Provincia non devono assolutamente essere chiusi, bensì potenziati, in particolar modo quelli posizionati vicino alle nostre montagne”. Infine le dichiarazioni congiunte del Consigliere Andrea Cane insieme ad Alessandro Stecco, Presidente della IV Commissione: “Il modello che vogliamo utilizzare per il futuro è quello della Sanità basata sulle reti di patologia ed assistenziali, un sistema che come maggioranza di Centrodestra vogliamo fortemente sviluppare, per far sì che non esistano più territori di serie A o B nel nostro Piemonte!”