Torino - “Ci fa piacere che il Governo abbia sentito la necessità di occuparsi di un tema importante come l’educazione civica. Significa che la sollecitazione messa in campo dai sindaci italiani fin dallo scorso mese di luglio è stata efficace”. Lo dice il presidente di ANCI Piemonte, Alberto Avetta, commentando il disegno di legge presentato dal governo nelle scorse ore e ricordando come, dallo scorso mese di luglio, molti sindaci piemontesi siano impegnati nella raccolta delle 50.000 firme necessarie per depositare la legge di iniziativa popolare, depositata in Cassazione il 14 giugno. “Siamo convinti che lo Stato, insieme alle famiglie, debba occuparsi di crescere cittadini consapevoli dei loro diritti e dei loro doveri, nel rispetto della comunità che ci accoglie. Da qui l'idea della proposta di legge, partendo dal presupposto che l'educazione alla cittadinanza va oltre il vecchio concetto di educazione civica. Penso, ad esempio, all’educazione digitale e a quella ambientale e, ancora, alla difesa dei beni comuni. La nostra raccolta firme prosegue, per il resto siamo a disposizione per offrire collaborazione e suggerimenti, certi che il contributo dei sindaci sarà considerato e accolto”, conclude Avetta.