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Fassino e Ballarè incontrano all’Anci Piemonte una delegazione di sindaci novaresi

Tra le richieste degli amministratori, in primo piano l’allentamento del Patto di stabilità

Torino - L’Anci Piemonte ha ospitato ieri, a Torino, l’incontro tra il presidente nazionale Piero Fassino e una delegazione di Comuni delle province di Novara e Cuneo. Al centro del confronto i problemi economico-finanziari che rendono difficile l’operare degli amministratori del territorio, a partire dai piccoli centri. Per l’occasione è stato convocato il Consiglio Direttivo dell’Anci Piemonte, il cui presidente Andrea Ballarè si è fatto promotore del confronto tra Fassino e i sindaci, vice e assessori del Novarese (Dormelletto, Vaprio d’Agogna, Invorio, Castelletto Sopra Ticino) e Cuneese (oltre al capoluogo, Alba, Bra, Fossano, Saluzzo, Mondovì, Savigliano).

A Fassino il primo cittadino di Dormelletto, Clemente Mora, ha consegnato un documento con l’appello dei sindaci novaresi per l’allentamento del Patto di stabilità e l’adozione di misure finalizzate ad attribuire ai Comuni un’effettiva autonomia finanziaria e gestionale. Lo stesso testo, ha preannunciato l’amministratore, sarà trasformato dai Comuni in una delibera da inviare ai Presidenti della Repubblica e del Consiglio, Prefetture, Regione, Anci Nazionale e Anci Piemonte, oltre ai Ministeri più direttamente interessati.

“I punti contenuti nel vostro documento - ha spiegato Fassino - sono gli stessi che Anci rivendica e il vostro stato d’animo è quello di tutti noi sindaci. Ancora ieri ci siamo confrontati con il Governo, al quale abbiamo sottoposto le nostre richieste sulle problematiche dei Comuni e delle Città Metropolitane da affrontare nella Legge di stabilità 2016. I nostri interlocutori si sono pronunciati su una serie di impegni che ora attendiamo vengano correttamente messi per iscritto”.

Tra questi: la copertura finanziaria integrale delle somme introitate dai Comuni nel 2014 con la Tasi (prima casa) e l’Imu agricola, che saranno cancellate; l’esclusione degli avanzi di amministrazione dai vincoli imposti dal Patto di stabilità; il rifinanziamento dei fondi destinati alle emergenze abitative, al contrasto alla povertà e ai soggetti non autosufficienti; la rivisitazione dei tagli alle Province e Città Metropolitane.

“Il confronto di oggi - ha sottolineato il presidente regionale Andrea Ballarè - dimostra che l’Anci svolge un grosso lavoro per cercare di risolvere i problemi che coinvolgono gli amministratori locali nella loro quotidiana attività. Va in questo senso anche la nostra decisione di promuovere incontri nelle province piemontesi per ascoltare i sindaci e spiegare loro che cosa stiamo facendo”.     

Altri specifici contributi, durante la discussione, sono stati portati dalla delegazione dei sette principali Comuni cuneesi che di recente si sono incontrati con il sottosegretario agli Affari regionali Gianclaudio Bressa.

I sindaci hanno infine ribadito la necessità di politiche governative che premino i Comuni virtuosi.  

Nel prendere le distanze da chi vede l’Anci come un’associazione filogovernativa, Fassino ha ricordato che “siamo un organo che rappresenta 8 mila Comuni e giudichiamo il Governo dalle politiche che fa. Nessun timore a portare la protesta in piazza. Ma se in passato abbiamo trovato sordità e indisponibilità a trattare, oggi stiamo negoziando, compiendo un grosso sforzo per ottenere risultati: perché non c’è norma che non abbia effetti diretti sui Comuni”. 

Soddisfazione, a fine incontro, dei sindaci, comunque in attesa come l’Anci di verificare i contenuti della Legge di stabilità in via di approvazione.