Torino - Il disegno di legge n. 102 "Autorecupero degli alloggi carenti di manutenzione da parte degli assegnatari. Modifiche alla legge regionale 17 febbraio 2010, n.3 (norme in materia di edlizia sociale), presentato dall'Assessore regionale alle Politiche sociali, alla famiglia e alla casa, Augusto Ferrari, è stato licenziato dalla II Commissione del Consiglio regionale nella seduta di giovedì 12 marzo 2015 e verrà esaminato e votato, nelle prossime settimane, dall'aula. "Nel corso del 2014 - ha spiegato Ferrari - su richiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è provveduto a censire gli alloggi destinati all'edilizia sovvenzionata non assegnabili per carenza di manutenzione e a quantificare il fabbisogno finanziario per il loro recupero. Dai dati forniti dalle ATC e dai Comuni è risultato che, in Piemonte, gli alloggi non assegnabili sono circa 800 con un fabbisogno di oltre 22,3 milioni di euro e che gli interventi hanno natura piuttosto variegata e possono riguardare il singolo alloggio, più alloggi, parti comuni dell'edificio o entrambe le fattispecie. In aggiunta ai dati emersi da questa indagine si è, altresì, rilevato che molti appartamenti, nel momento in cui vengono lasciati liberi dagli assegnatari, non risultano immediatamente assegnabili in quanto necessitano di interventi manutentivi e che vi sono alloggi occupati carenti di manutenzione. Gli interventi di cui necessitano tali appartamenti dovranno essere classificati con riferimento alla tipologia dei lavori, ai relativi costi e alla tempistica di realizzazione. Considerata la scarsità di risorse, regionali e statali - ha proseguito l'Assessore Ferrari- che saranno destinate, nei prossimi anni, alla manutenzione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, si ritiene utile poter consentire anche agli assegnatari degli alloggi di realizzare direttamente alcuni limitati interventi manutentivi tramite l'autorecupero. E' necessario che l'Ente proprietario o gestore individui gli alloggi liberi che necessitano di tali opere, i lavori da effettuare, costi stimati e tempi di realizzazione, stilando un elenco che dovrà essere, periodicamente, aggiornato. Verranno ammessi interventi di autorecupero, da parte degli assegnatari, anche sugli alloggi regolarmente occupati che necessitano di limitati interventi manutentivi. Il disegno di legge approvato dalla II Commissione - ha concluso Augusto Ferrari - si propone di disciplinare gli interventi di autorecupero mediante una modifica della legge regionale n.3/2010 in materia di edilizia sociale, con l'introduzione di uno specifico articolo che li regolamenti. Gli interventi di autorecupero potranno essere effettuati da parte degli assegnatari utilmente collocati in graduatoria o già residenti nell'alloggio e la tipologia delle opere ammesse è quella che rientra nella casistica della "manutenzione ordinaria" (a titolo esemplificativo possiamo indicare la sostituzione di apparecchi igienicosanitari, le opere di riparazione di pareti o pavimenti, i modesti interventi sugli impianti tecnologici). L'assegnatario dovrà produrre idonea documentazione per il riconoscimento dei costi sostenuti, con un massimo consentito che non dovrà superare i 7.000 euro che verranno rimborsati sia mediante detrazioni sul canone di locazione attraverso la restituzione dell'importo anticipato fino ad un massimo del 50%. L'autorecupero degli alloggi da parte degli assegnatari è finalizzato anche ad incentivare la partecipazione diretta degli inquilini alla gestione ed al mantenimento in efficienza del patrimonio di edilizia sociale, nonché al miglioramento della qualità dell'abitare".