Torino - La II Commissione del Consiglio regionale ha licenziato nella seduta del 12 febbraio 2015 il disegno di legge, presentato dall'Assessore regionale alle Politiche sociali, alla famiglia e alla casa, Augusto Ferrari, "Misure straordinarie in favore dei comuni per fronteggiare l'emergenza abitativa" che proseguirà il proprio iter con la discussione e l'approvazione da parte dell'aula. In Commissione è stato presentato anche un altro ddl "Autorecupero degli alloggi carenti di manutenzione da parte degli assegnatari", provvedimento che rappresenta, insieme, alla legge sul riordino delle ATC e al citato ddl sull'emergenza abitativa, un altro passo importante verso una completa revisione della legge regionale n. 3/2010 in materia di edilizia sociale.
"Il disegno di legge approvato oggi dalla Commissione consiliare - ha spiegato Ferrari - interviene in via straordinaria con una duplice azione: la facoltà per i Comuni di prorogare le assegnazioni provvisorie in corso e di rinnovare quelle già scadute, entrambe per un periodo di due anni. Si tratta di una risposta alla situazione di emergenza abitativa segnalata da numerosi Comuni piemontesi, emergenza che è possibile limitare soltanto attraverso una modifica della legge in materia di edilizia sociale con un provvedimento che mi auguro diventi legge in tempi rapidi e che è stato predisposto accogliendo le indicazioni avanzate dall'ANCI".
"Il ddl sull'autorecupero - ha proseguito l'Assessore Ferrari- prevede che gli alloggi non assegnabili, nella nostra regione, per carenza di manutenzione, quantificati, dai dati forniti dalle ATC e dai Comuni, in 800, con un fabbisogno finanziario di oltre 22,3 milioni di euro, possano essere destinati a soggetti utilmente collocati in graduatoria, a condizione che l'assegnatario si impegni a realizzare direttamente alcuni limitati interventi di autorecupero che rendano l'appartamento abitabile".
"Gli Enti gestori - ha concluso Augusto Ferrari - predisporranno l'elenco degli alloggi, individuando gli interventi necessari per renderli abitabili. La tipologia delle opere ammesse deve rientrare nella casistica della "manutenzione ordinaria" (interventi come la sostituzione di apparecchi igienico-sanitari, opere di riparazione di pareti o pavimenti, modesta manutenzione per mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti nell'alloggio). L'assegnatario dovrà produrre la documentazione per il riconoscimento dei costi sostenuti che non dovranno superare i 5mila euro (eventualmente elevabili a 7mila) e che verranno riconosciuti all'assegnatario sia mediante la restituzione dell'importo anticipato, sia attraverso detrazioni dal canone di locazione".