Torino - Nel Bilancio di previsione della Regione Piemonte per l'anno 2015 saranno stanziati fondi pari a 450mila euro per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. L'Assessore regionale alle Politiche sociali, alla famiglia e alla casa, Augusto Ferrari è intervenuto, in Consiglio regionale, durante il sindacato ispettivo, per rispondere ad un'interrogazione riguardante le disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. "Le istanze inserite nell'ultima graduatoria definitiva, approvata nel marzo del 2012 - ha affermato Ferrari - includono il fabbisogno per l'anno 2010 e per l'anno 2011. L'elenco comprende sia le istanze presentate dagli invalidi totali che da quelli parziali. A causa dell'insufficienza di fondi le domande presentate dagli invalidi parziali non sono mai state evase, tranne che per il primo anno di entrata in vigore della legge n.13/1989. Per gli anni 2012, 2013, 2014 e per il fabbisogno 2015 la Regione Piemonte, considerata la mancanza di risorse statali e regionali, non ha pubblicato l'avviso per la raccolta da parte dei Comuni delle istanze. Nel Bilancio di previsione della Regione Piemonte per l'anno 2015" - ha proseguito l'Assessore - sono stati stanziati fondi pari ad euro 450.000 ed, inoltre, sono in fase di elaborazione alcune proposte di delibere per modificare l'accesso ai contributi, tenendo conto dei mutamenti avvenuti negli ultimi anni con il sopraggiungere della crisi economica e per effettuare un'attenta ricognizione al fine di recuperare residui non spesi dai Comuni. Come ho precisato in II Commissione, intervenendo per illustrare i capitoli di Bilancio riguardanti l'edilizia sociale - ha concluso l'Assessore Ferrari- la Regione Piemonte, assegnando 450.000 euro per finanziare l'abbattimento delle barriere architettoniche intende dare un segnale. Sono consapevole che occorrerebbero maggiori risorse, tuttavia si tratta di un passo importante in un momento difficile e presumiamo di rendere stabile tale stanziamento”.
Intanto il Consiglio regionale del Piemonte, nella seduta di martedì 31 marzo 2015, ha approvato il ddl in materia di "Autorecupero degli alloggi carenti di manutenzione da parte degli assegnatari. Modifiche alla legge regionale 17 febbraio 2010, n.3 (norme in materia di edlizia sociale)", presentato dall'Assessore regionale alle Politiche sociali, alla famiglia e alla casa, Augusto Ferrari. L'Assessore Ferrari, manifestando la propria soddisfazione per il rapido iter di questo importante provvedimento, ha affermato: "Nel corso del 2014, su richiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti si è provveduto a censire gli alloggi destinati all'edilizia sovvenzionata non assegnabili per carenza di manutenzione e a quantificare il fabbisogno finanziario per il loro recupero. Dai dati forniti dalle ATC e dai Comuni è risultato che, in Piemonte, gli alloggi non assegnabili sono circa 800 con un fabbisogno di oltre 22,3 milioni di euro e che gli interventi hanno natura piuttosto variegata e possono riguardare il singolo alloggio, più alloggi, parti comuni dell'edificio o entrambe le fattispecie. In aggiunta ai dati emersi da questa indagine si è, altresì, rilevato che molti appartamenti, nel momento in cui vengono lasciati liberi dagli assegnatari, non risultano immediatamente assegnabili in quanto necessitano di interventi manutentivi e che vi sono alloggi occupati carenti di manutenzione. Gli interventi di cui necessitano tali appartamenti dovranno essere classificati con riferimento alla tipologia dei lavori, ai relativi costi e alla tempistica di realizzazione. Considerata la scarsità di risorse, regionali e statali - ha proseguito l'Assessore Ferrari- che saranno destinate, nei prossimi anni, alla manutenzione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata, abbiamo ritenuto importante poter consentire, attraverso questa legge, anche agli assegnatari degli alloggi di realizzare direttamente alcuni limitati interventi manutentivi tramite l'autorecupero. E' necessario che l'Ente proprietario o gestore individui gli alloggi liberi che necessitano di tali opere, i lavori da effettuare, i costi stimati ed i tempi di realizzazione, stilando un elenco che dovrà essere, periodicamente, aggiornato. Verranno ammessi interventi di autorecupero, da parte degli assegnatari, anche sugli alloggi regolarmente occupati che necessitano di limitati interventi manutentivi. La legge approvata dal Consiglio regionale - ha concluso Augusto Ferrari - disciplina gli interventi di autorecupero mediante una modifica della legge regionale n.3/2010 in materia di edilizia sociale, con l'introduzione di uno specifico articolo che li regolamenti. Gli interventi di autorecupero potranno essere effettuati da parte degli assegnatari, utilmente collocati in graduatoria o già residenti nell'alloggio, e la tipologia delle opere ammesse è quella che rientra nella casistica della "manutenzione ordinaria" (a titolo esemplificativo possiamo indicare la sostituzione di apparecchi igienicosanitari, le opere di riparazione di pareti o pavimenti, i modesti interventi sugli impianti tecnologici). L'assegnatario dovrà produrre idonea documentazione per il riconoscimento dei costi sostenuti, con un massimo consentito che non dovrà superare i 7.000 euro che verranno rimborsati sia mediante detrazioni sul canone di locazione sia attraverso la restituzione dell'importo anticipato fino ad un massimo del 50%. L'autorecupero degli alloggi da parte degli assegnatari è finalizzato anche ad incentivare la partecipazione diretta degli inquilini alla gestione ed al mantenimento in efficienza del patrimonio di edilizia sociale, nonché al miglioramento della qualità dell'abitare".