Alessandria - “L’Italia non si lasci sfuggire anche i suoi gioielli della green economy. Senza una scelta di campo nella politica industriale del paese si corre il rischio di perdere il treno della rivoluzione verde. E sarebbe la seconda volta dopo l’informatica negli anni ‘70 che vide protagonista anche all’ora un’azienda piemontese”: questo il commento di Fabrizio Barini della Direzione nazionale degli Ecologisti Democratici alla notizia che ‘Mossi & Ghisolfi’, seconda azienda chimica in Italia con sede in provincia di Alessandria, è ormai prossima alla quotazione presso la Borsa di Hong Kong e non quella di Milano.
“La ‘Mossi&Ghisiolfi’ è, insieme alla Novamont di Novara, leader nella green economy. Attraverso la ricerca scientifica su nuove fonti di energia pulita ha scoperto il modo di ricavare bioetanolo dalla canna comune. La scelta di puntare sulla Cina, che nei prossimi 5 anni investirà 294 miliardi di dollari nelle rinnovabili, è condivisibile ma la quotazione a Hong Kong e il segnale delle crescenti difficoltà del nostro paese nel dare visibilità a un'azienda innovativa e attrarre capitali, in particolare stranieri”.
“Gli Ecodem – conclude – chiedono in primis al Partito Democratico di porre la green economy al centro dell’agenda del governo nel campo dello sviluppo economico, così come fatto un mese fa da Barak Obama con il ‘pacchetto clima’, creando le condizioni affinché l’Italia recuperi il proprio ruolo di potenza industriale mondiale attirando le imprese e gli investitori del futuro”.