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I PRIMI DATI SIA

L'assessore regionale Augusto Ferrari

Torino - L’Assessore alle politiche sociali Augusto Ferrari e l’Assessora all'Istruzione, Lavoro, Formazione professionale Gianna Pentenero hanno tenuto una conferenza stampa relativa ai dati raccolti dei primi cinque mesi di attivazione della misura SIA (Sostegno all’Inclusione Attiva). Successivamente l'introduzione da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali di tale strumento a livello nazionale, primo passo per affrontare il fenomeno della povertà, il 2 di settembre viene aperta la possibilità per i cittadini in possesso dei requisiti di presentare la richiesta di accesso.

Ai fini della sperimentazione della misura, la Regione Piemonte ha individuato 30 ambiti territoriali per l’implementazione di tale sussidio. Al 31 dicembre 2016 le domande di accesso al SIA presentate in tutta la Regione sono state 7.778. L’ambito territoriale che presenta il maggior numero di domande presentate, parametrato alla popolazione, è quello del comune di Novara, seguito dall’area di Alessandria-Valenza e dalla Provincia di Asti. A fronte delle richieste compiute ne sono state accolte 2.433, pari al 31,3% di quelle presentate, percentuale del tutto in linea con la tendenza nazionale.

L’ambito territoriale che presenta la maggior percentuale di domande accolte sul totale di quelle presentate è l’Area metropolitana Torino Nord (Pianezza), seguita dalla Provincia di Biella e dall’area Ciriè-Lanzo. Mostra invece un andamento equiparabile il tasso di accoglimento relativo ai cittadini italiani (34%) rispetto ai cittadini stranieri (30%).

A commento di questi primi numeri, l’Assessore Ferrari spiega “I primi dati di avvio sul SIA mostrano un eccessivo restringimento della misura dovuto ad un atteggiamento prudenziale da parte del Ministero, in quanto non aveva dati di riferimento visto l’aspetto di assoluta novità della manovra. Fin da dicembre il Piemonte, l’Emilia Romagna e la Toscana, seguite da tutte le altre Regioni, hanno evidenziato criticità sulla misura, soprattutto in merito all’elevato numero di persone respinte, accolte immediatamente dal Ministero.

La nuova bozza del decreto, per cui la Conferenza Stato-Regioni ha già dato parere positivo lo scorso mercoledì 22 febbraio, prevede un aumento dei fondi nazionali disponibili da 750 milioni di euro stanziati nel 2016 a 1,2 miliardi di euro previsti per il 2017 ed un drastico intervento circa l’abbattimento dei punteggi previsti per l’accesso al sussidio che diminuiranno da 45 punti a 25, permettendo a quella grande fetta di cittadini che attualmente sono stati esclusi, di rientrare pienamente.”

L’Assessore Ferrari conclude: “Occorre sottolineare la fondamentale importanza della misura per combattere la povertà e favorire l’inclusione sociale grazie alla collaborazione con l’assessorato del Lavoro, nella figura dell’Assessora Gianna Pentenero, che costituisce la branca attiva della manovra, affinché questa misura non rimanga una mera forma assistenzialistica, ma faccia il salto dell’inclusività, necessaria per uscire da una condizione di povertà assoluta”.