Torino - “Se la lotta ai falsi invalidi è doverosa, non si può però portarla avanti cancellando i diritti di tutti gli altri disabili, quelli veri, che quotidianamente lottano per avere riconosciuto un loro diritto: invece, un anno dopo l’entrata in vigore delle nuove norme che avrebbero dovuto portare chiarezza e celerità nella procedura per il riconoscimento dei benefici, si registrano gravissime inefficienze, che stanno provocando disagi a persone già drammaticamente colpite, costrette ad aspettare mesi e mesi prima di vedere riconosciuto un loro diritto”: questa è la denuncia dell’On. Luigi Bobba (Deputato PD e VicePresidente Commissione Lavoro) che ha presentato un question time chiedendo al Governo di spiegare le ragioni dei ritardi e delle inadempienze da parte dell’Inps. “L’Inps - ricorda l’On. Luigi Bobba - si era impegnato a non superare il periodo dei 120 giorni per concludere l’iter amministrativo delle domande e aveva annunciato, con grande enfasi, l’utilizzo di una procedura informatica innovativa che avrebbe consentito di rendere più rapido lo scambio di informazioni tra i diversi enti coinvolti (da qui l’obbligo di presentare le domande soltanto per via telematica). La realtà di oggi sta dimostrando che l’istituto non ha saputo raggiungere i suoi obiettivi; infatti, si sta procedendo a rilento, con gravi ricadute sul piano dei diritti, anche nel caso di persone affette da patologie oncologiche. E’ stato un errore grave e superficiale non verificare prima l’incompatibilità tra i sistemi informatici in uso nelle Asl e il nuovo programma dell’Inps, e il Governo deve dare spiegazioni esaustive”.
“Sostanzialmente le nuove procedure hanno finito per restringere ulteriormente i meccanismi di controllo sulle invalidità, sottoponendo molti cittadini a una doppia visita (prima dell’Asl e poi dell’Inps), e chiedendo nuovi accertamenti specialistici al fine di dimostrare la permanenza dello stato invalidante anche a persone con patologie molto gravi per le quali la legge evita i controlli”. “Infine, il presidente Cota dovrebbe dirci che cosa pensa del fatto che a causa dell’introduzione del nuovo programma informatico dell’Inps si rischia di dover abbandonare, dopo tanti investimenti, l’ottima anagrafe sanitaria regionale, ovvero il ‘Passaporto delle abilità’”.