Share |

LA CRISI E IL RUOLO DEL PD

Gianfranco Morgando

Torino - "Le dimissioni del Presidente del Consiglio e l’incarico per la formazione di un nuovo Governo al neo senatore a vita Mario Monti - ci scrive Gianfranco Morgando, segretario regionale PD Piemonte - costituiscono un fatto politico di straordinaria importanza. Si conclude una fase nella vita del paese. Appare in tutta la sua evidenza il fallimento dell’azione di governo del centro destra, la sua incapacità di affrontare la crisi economica e sociale che sta mettendo in ginocchio l’Italia, l’isolamento internazionale e l’emarginazione del nostro paese nella partnership europea. Ma emerge anche con chiarezza che è finita una stagione politica, quella del “berlusconismo”, basata su un partito personale e padronale, sulla contrapposizione ideologica tra gli schieramenti, sulla commistione tra gli interessi privati e le responsabilità pubbliche. Sono avvenute le cose che il PD chiede da tempo. Abbiamo insistito sulla necessità delle dimissioni del governo come atto preliminare per affrontare seriamente la crisi economica e lo sconvolgimento dei mercati. In questa richiesta siamo stati vicini alle posizioni espresse dalle forze economiche e sociali, dalle imprese e dai sindacati, da un ampio arco di realtà culturali ed associative. Su questa indicazione abbiamo organizzato una imponente manifestazione, che ha portato a Roma lo scorso 5 novembre anche migliaia di piemontesi. I fatti di questi giorni sono prima di tutto un successo del PD. I cittadini italiani giudicano positivamente la decisione del gruppo dirigente nazionale del PD di assumere un atteggiamento di grande responsabilità, favorendo la formazione di un governo capace di affrontare l’emergenza economica, ed assicurando al Presidente incaricato il sostegno del nostro gruppo parlamentare. Mettere gli interessi del paese prima di pur legittime aspettative di parte è il segno distintivo di una forza politica che si caratterizza per coerenza, serietà ed autorevolezza. Confermiamo, anche con questa scelta, il nostro profilo di partito nazionale, che senza esitazioni ha assecondato il difficile impegno del Presidente della Repubblica. Riconoscere nell’autorità morale e politica di Giorgio Napolitano il punto di riferimento per avviare a soluzione i problemi del paese è oggi la cartina di tornasole per verificare la credibilità sei comportamenti politici. Chi decide di sottrarsi a questo impegno dimostra di non saper rinunciare alla politica di fazione, e di mettere il bene generale dopo la ricerca del con senso elettorale. La fase che si apre non è priva di incognite per il PD. Abbiamo richiesto ed ottenuto una netta discontinuità rispetto al governo di centro destra. Ora si tratta di contribuire con la nostra proposta alla costruzione dell’agenda del nuovo governo, ed alla gestione delle strategie di politica economica per uscire dalla crisi. Nessuna cogestione, ma confronto serio sui contenuti. Insisteremo sulla nostra idea che dalla crisi si esce con un di più di equità, con una attenzione al lavoro e all’impresa, con il coinvolgimento prima di tutto di chi ha avuto di più. La discussione tra favorevoli e contrari alla lettera della BCE è fuorviante. Conta una proposta originale. Per questo vanno mantenute le iniziative di discussione programmatica che il partito aveva previsto, per rendere evidente la base di contenuti su cui il PD fonda le sue scelte politiche nella fase attuale.  Una fase che dovrà essere caratterizzata anche dalla riapertura del confronto parlamentare sulle più importanti questioni istituzionali, a partire dalla approvazione di una nuova legge elettorale che metta finalmente nelle mani dei cittadini la scelta della rappresentanza parlamentare. La segreteria regionale ha fatto una prima discussione su questi temi nella sua seduta di venerdì scorso, ed ha deciso di proporre al partito una forte iniziativa di discussione pubblica sull’evoluzione della situazione politica e sulle posizioni del PD. L’invito è rivolto alle strutture provinciali ed ai segretari di circolo. I parlamentari, i consiglieri regionali ed i membri della segreteria regionale sono disponibili ad assicurare la loro presenza alle iniziative programmate".