Torino - La Giunta regionale del Piemonte farà ricorso alla Corte Costituzionale contro l'articolo 23 della manovra del Governo, che “di fatto azzera le Province”.
Ad annunciare l’iniziativa è stato il presidente Roberto Cota dopo averla concordata con i rappresentanti delle otto Province piemontesi, che ha incontrato il 13 dicembre a Torino unitamente all’assessore agli Enti locali, Elena Maccanti.
“Il ricorso alla Consulta - ha precisato Cota - sarà presentato non appena il decreto legge verrà approvato dal Parlamento. L’articolo che di fatto cancella le Province viola una norma della Costituzione, che non può essere cambiata per mezzo di un decreto legge. E c’è anche una violazione delle competenze delle Regioni per quanto riguarda le loro funzioni di coordinamento”.
Secondo Cota “le Province non sono un ente inutile e quest’operazione non produrrebbe né risparmi né razionalizzazione. E’ un taglio alla cieca, una toppa peggiore del buco: chi gestirà scuole e strade? Inoltre, potrebbe anche rivelare un disegno centralista: perché non si parla di eliminare le Prefetture? Vedo il il rischio che con i loro apparati le Prefetture possano assumere altre competenze, ma in questo modo si realizzerebbe un processo inverso al federalismo e al principio della sussidiarietà”.
La Regione e le otto Province hanno creato una cabina di regia sul tema degli enti intermedi. Venerdì 16 dicembre al direttivo dell'Upp (Unione Province piemontesi), al qualé parteciperà lo stesso Cota, verrà messa a punto una proposta per il ridisegno di questi enti.