Torino - Le Asl del Piemonte non sospenderanno le cure domiciliari dei non autosufficienti: lo assicura la Regione, che sottolinea come nel bilancio di previsione 2014 le risorse destinate a questi pazienti saranno invariate rispetto all'anno scorso. L'assessorato alle Politiche sociali precisa che “dal 1° gennaio tutti i cittadini interessati continuano a ricevere senza alcuna interruzione o cambiamento gli assegni di cura e le prestazioni domiciliari in lungoassistenza. Le risorse complessive destinate al finanziamento del sistema delle cure domiciliari nel 2014 saranno le stesse impiegate nel 2013, come previsto dal disegno di legge di approvazione del bilancio 2014, dando in questo modo certezza e continuità ai servizi domiciliari e alle attese dei cittadini e dei loro congiunti non autosufficienti”. Riferendosi alle dichiarazioni sulla mancata garanzia delle risorse rilasciate nei giorni scorsi da alcune associazioni, si osserva che “dispiace quando le notizie, in una materia cosi delicata per gli interessati e le famiglie, sono parziali ed imprecise rischiando di creare allarmismo”. L'approvazione del bilancio 2014 darà la certezza dello stanziamento delle risorse necessarie. Nel contempo, la prosecuzione del confronto con le autonomie locali sulle politiche sociali potrà consentire di dare modalità e risorse al sistema delle cure domiciliari, anche per affrontare le problematiche delle persone in lista d'attesa.
Con la delibera del 30 dicembre scorso la Giunta regionale ha voluto dare continuità alle prestazioni di assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti erogate dalle Asl, consentendo, attraverso disposizioni amministrative appropriate e rispettose dell'attuale quadro normativo, alle stesse aziende di continuare ad erogare le prestazioni ai cittadini secondo i modelli di servizio consolidati ed efficaci oggi esistenti. La Regione ricorda inoltre che è impegnata a livello romano nella migliore definizione e nell’aggiornamento della classificazione della spesa come sanitaria o socio-assistenziale, per renderla più aderente alla definizione di cronicità e delle più ampie forme di non autosufficienza. Queste tematiche sono state affrontate nei lavori del tavolo del Patto per la salute 2013-2015, che dovrà definire il modello di programmazione e gestione delle prestazioni socio-sanitarie integrate, tra le quali rientra proprio l'assistenza domiciliare: a questo tavolo, che dovrebbe chiudersi entro febbraio, la Regione è fortemente impegnata con un ruolo di coordinamento e di impulso.