Torino - Dallo 0,40 per cento in più per i redditi sino a 15mila euro fino all’1,10 per cento per chi guadagna più di 75mila euro all’anno: sono comprese in questa forbice le maggiorazioni all’aliquota dell’addizionale regionale all’Irpef, contenute nella proposta di emendamento integrativo alla legge finanziaria regionale che è stato approvato dalla Giunta regionale il 23 aprile. L’operazione porterà nelle casse regionali complessivamente 161 milioni di euro.
Gli incrementi, che scatteranno dal 1° gennaio 2014, sono determinati per scaglioni di reddito ai fini del raggiungimento degli obiettivi di bilancio, nonché per la copertura degli oneri finanziari che derivano dalle anticipazioni di liquidità, secondo quanto previsto dal recente decreto legge approvato dal Governo nazionale per lo sblocco dei pagamenti alle imprese.
“Essendo riusciti ad evitare il commissariamento grazie al lavoro intenso e difficile di questi mesi - sottolinea il presidente della Regione, Roberto Cota - possiamo mitigare oggi l’aumento dell’addizionale Irpef e non essere obbligati ad applicare i massimali previsti. La copertura del disavanzo di 864 milioni della sanità, accumulato negli anni 2007 e 2008 dall’amministrazione precedente, viene oggi effettuata dal Governo regionale attraverso una seria programmazione, che cerca comunque di limitare il più possibile le conseguenze negative previste per le famiglie piemontesi”.
“Il meccanismo indicato - aggiunge l’assessore al Bilancio, Gilberto Pichetto - consente effetti meno gravosi anche perché riusciamo contestualmente a scongiurare l’aumento dell’Irap. Oltre alle esigenze legate al raggiungimento degli obiettivi di equilibrio di bilancio diamo anche una prima risposta al Governo nazionale rispetto allo sblocco dei pagamenti alle imprese. L’incremento previsto è infatti anche a copertura degli oneri finanziari derivanti dalle anticipazioni di liquidità alle aziende”.
L’addizionale regionale all’imposta sul reddito delle persone fisiche sarà determinata per scaglioni di reddito, applicando, al netto degli oneri deducibili, le seguenti maggiorazioni all’aliquota dell’addizionale regionale all’Irpef di base: per i redditi sino a 15mila euro 0,40 per cento, per i redditi oltre 15mila euro e sino a euro 28mila 0,90 per cento, per i redditi oltre 28mila e sino a 55mila euro 1,00 per cento, per i redditi oltre 55mila e sino a euro 75mila euro 1,07 per cento, per i redditi oltre 75mila euro 1,10 per cento. Per fare qualche esempio concreto, l’aumento consisterà in 2,69 euro al mese per la prima fascia, di 3,75 euro per la seconda, di 9,08 mensili per la terza e così via. Continueranno ad essere esenti dal pagamento dell’addizionale regionale alcune determinate categorie che già sono esentate dall’Irpef nazionale.