Torino - Al sistema del trasporto pubblico locale del Piemonte per il 2013 mancano 118,6 milioni di euro - pari alla differenza tra il fabbisogno di 603,7 ed i 485 ripartiti dal Fondo nazionale - oltre a 340 milioni di debiti pregressi. Una situazione che, come ha riconosciuto l’assessore Barbara Bonino intervenendo il 26 marzo in Consiglio regionale, "non è sostenibile e che fa si è che nessuna linea sia al sicuro, in una situazione di questo genere" dal rischio di nuovi tagli nel secondo semestre dell'anno, neppure il neonato Sfm (Sistema ferroviario metropolitano) che sta registrando su quelle tratte incrementi di passeggeri del 10-20%. L'assessore Bonino, ribadendo che "la Regione non può destinare al tpl altre risorse dal suo bilancio ingessato", ha invitato a cercare nuove strade per il finanziamento: "La Regione e gli enti locali devono avviare iniziative finalizzate a reperire risorse aggiuntive". Per ridurre il debito, si spera di potere ricorrere ai fondi Fas - ed in questa direzione è in corso una trattativa tra il Governo nazionale e la Regione - ma per garantire la copertura dei servizi dall'estate in poi, i soldi vanno trovati altrove. L'aumento di tariffe non é ipotizzabile: "Non lo stiamo prendendo in considerazione - ha detto Bonino - Può essere attuabile solo a fronte di un miglioramento del servizio, mentre ora le prospettive sono altre. A fine 2013 ci sarà un debito complessivo di 294 milioni. L'unica soluzione si potrebbe concretizzare con un Piano pluriennale di riduzione dei costi".