Novara - "Il ministro Profumo - scrive la consigliera regionale Giuliana Manica (Pd) - ha firmato il provvedimento salvaprecari della Regione Piemonte, ma solo dopo averlo modificato in modo che non andasse contro la legislazione nazionale e le due sentenze della corte costituzionale in materia. Il fatto che gran parte dei precari che torneranno a scuola siano residenti in Piemonte è un fatto positivo ed è il risultato dellʼapplicazione della norma, non della sua forzatura voluta da Cota. Se non fosse stato per la sua testardaggine ideologica e per lʼassoluta indifferenza dellʼex ministro Gelmini, che ha archiviato di fatto il provvedimento senza più occuparsene, la vicenda avrebbe potuto essere risolta prima. Cʼè voluta lʼattenzione del ministro Profumo e la sua capacità di riportare il decreto allʼinterno della legge per risolvere la vicenda. Con tre mesi di ritardo".