Torino - Gianfranco Morgando e Andrea Giorgis (rispettivamente segretario e presidente del Pd piemontese) in una nota ufficiale affermano: "La Corte Costituzionale ha ritenuto inammissibili i quesiti referendari. La decisione della Consulta, però, non ha fatto venire meno la necessità di abrogare il ‘Porcellum’. Come da anni il PD va ripetendo, occorre una nuova disciplina elettorale che sia in grado di assicurare rappresentanza e buon governo e, in tal modo, riconquistare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni democratiche e rappresentative. Senza la fiducia dei cittadini i parlamenti sono istituzioni deboli e con istituzioni democratiche deboli è impossibile fare uscire il Paese dalla crisi. Il nostro partito - che ha dato un contributo determinante alla raccolta delle firme - dopo la decisione della Consulta fornirà un impegno ancora maggiore per giungere a una nuova legge elettorale. L’aver escluso la possibilità di un pronunciamento diretto dei cittadini, infatti, aumenta la responsabilità delle forze politiche. E a questa responsabilità il PD non si sottrarrà".