Torino - “Roberto Cota - scrive Gianfranco Morgando, segretario regionale del Pd - ci ha informati che tra i doveri istituzionali di Presidente della Regione e la partecipazione alle riunioni del ‘parlamento padano’, cioè di un organismo di partito, preferisce queste ultime. E’ una conferma di quanto sosteniamo da tempo, e cioè che a Cota nulla interessa del Piemonte e dei problemi della nostra Regione. Fino ad oggi tale disinteresse si concretizzava nelle sue persistenti assenze, preferendo gli studi televisivi dei talkshow agli uffici regionali. La scelta di disertare il vertice convocato dal Presidente Monti optando per il pellegrinaggio a Vicenza, invece, è molto più grave, perché la riproposizione del ‘parlamento padano’ viene fatta in chiave di secessione. Quindi, quella di Cota è una scelta incompatibile con il proprio incarico istituzionale, perché comporta una delegittimazione delle stesse istituzioni. Credo, inoltre, che tale comportamento, oltre a risultare offensivo per i piemontesi, costituisca una questione politica per l’alleato della Lega, il Pdl (che sostiene il Governo Monti), dal quale ci aspettiamo una presa di posizione e una riflessione su come possa ancora essere compatibile la collaborazione nella maggioranza regionale che sostiene Cota con la deriva anti-istituzionale della Lega".