Torino - Nota del segretario regionale del Pd, Gianfranco Morgando, del quale alleghiamo la lettera con cui ha comunicato al presidente dell’assemblea regionale del Partito Democratico del Piemonte, On. Andrea Giorgis, la decisione di rassegnare le dimissioni dalla segreteria regionale. "Caro Andrea, poco prima della riunione del Consiglio dei Ministri per la nomina dei sottosegretari, ho saputo che nell’elenco dei nomi proposto dal Pd non c’era nessun piemontese. La notizia è stata confermata dalle decisioni ufficiali. Sono senza parole. Viene penalizzata in modo indegno l’unica grande regione del nord in cui il Pd ha conquistato il premio di maggioranza al Senato, e che ha contribuito con 34 eletti alla composizione della nostra rappresentanza parlamentare. Si impedisce al Pd del Piemonte di dare il suo contributo, nell’azione di governo, alla soluzione dei problemi drammatici della nostra Regione. Lo giudico un atto di insipienza politica gravissimo, oltreché un oltraggio alla nostra dignità ed al nostro impegno di questi anni. Adesso capisco le difficoltà di interlocuzione di questi giorni, gli imbarazzi dei colloqui, i telefoni che suonavano a vuoto e i messaggi senza risposta. Abbiamo pagato un percorso decisionale tutto centrato su logiche spartitorie, proprio in un momento in cui le tensioni e il dibattito sul territorio richiedevano particolare cautela ed attenzione. Un vulnus che, almeno per quanto mi riguarda, sarà difficile da sanare. Attendo con ansia di conoscere le spiegazioni che verranno date di queste decisioni. Tuttavia i democratici piemontesi hanno il diritto di sapere che qualcuno si assume la responsabilità politica dell’accaduto. Lo faccio io, con dispiacere ma con determinazione, rassegnando le dimissioni dalla segreteria regionale. Ti prego di informare la Direzione e l’Assemblea, e di promuovere le iniziative opportune per la gestione del partito in vista del congresso. Avremo tempo per una valutazione serena di questi anni di lavoro politico comune, e per una ricostruzione delle ragioni di una così mesta conclusione. Per ora ringrazio, attraverso te, tutti coloro (iscritti, militanti e dirigenti) che in questi anni hanno contribuito alla nostra comune, bella esperienza politica".
"La reazione di Gianfranco Morgando di fronte alla mancata nomina di Ministri e Sottosegretari del Piemonte nel nuovo Governo - scrive Gianluca Susta (Scelta Civica per l'Italia) - merita tutta la nostra comprensione, in considerazione anche del fatto che si tratta del gesto meditato di una persona che sempre si è battuta per il riconoscimento del ruolo del Piemonte nel più ampio contesto nazionale. I problemi del Piemonte, la sofferenza del suo tessuto produttivo, le tensioni sociali dovute a problemi di gestione del consenso intorno a grandi opere come la TAV, l’impoverimento a cui sono state costrette decine di migliaia di persone espulse dal settore manifatturiero e dei servizi, avrebbero richiesto ben altra attenzione da parte del nuovo Governo, a cui pure ribadiamo la fiducia, all’unica Regione del Nord in cui PDL e Lega Nord non sono risultate vincenti e a cui ha contribuito anche il voto a Scelta Civica per l'Italia che, in Piemonte, ha registrato il suo miglior risultato tra le grandi Regioni Italiane e che, quindi non può che esprimere la sua delusione per l’assenza di esponenti nel Governo anche se, quanto meno, esprime suoi eletti piemontesi al vertice del partito e dei gruppi parlamentari. Rimettiamo al Presidente Letta ogni valutazione in merito a eventuali possibilità di risolvere questa situazione; in ogni caso non mancherà di certo il nostro impegno per creare una forte collaborazione tra i parlamentari eletti in Piemonte affinché le grandi questioni che riguardano il Piemonte non escano dall’agenda delle priorità del Governo guidato dall’On. Enrico Letta".