Torino - Nel primo pomeriggio del 20 luglio, su proposta dell’Assessore Antonio Saitta e Augusto Ferrari è stata approvata, in Giunta regionale, la delibera relativa ai centri diurni-socio riabilitativi per minori. A fronte dell’esigenza di avviare un processo di riqualificazione della rete di strutture residenziali e semi-residenziali per minori, era necessario ridefinire i requisiti strutturali e gestionali, a seconda delle varie tipologie di strutture destinate ad accogliere i minori. Per garantire, infatti, requisiti di qualità nei percorsi di accoglienza di tali residenze, rivolte a minori con bisogni particolari e specifici, ai nuclei genitore-bambino, ai minori stranieri non accompagnati, o in caso di percorsi di autonomia e di accoglienza in emergenza, la delibera 25 del 2012 aveva avviato un periodo di sperimentazione nelle diverse province della Regione. L’obiettivo: attivare dei progetti, diversificati a seconda delle esigenze dei minori, mirati ad evitare il collocamento fuori dalla famiglia per un tempo non determinato e volte a garantire, nel più breve tempo possibile, il reperimento di un’accoglienza familiare. In pratica si è cercato di ridurre al minimo la necessità del ricorso alla residenzialità o al ricovero ospedaliero e di favorire le dimissioni protette dei minori, avvalendosi di tali strutture semi-residenziali.
Con il provvedimento approvato oggi si ritiene concluso il periodo di sperimentazione voluto dalla delibera del 2012. Nasce così la nuova tipologia di Centro Diurno Socio Riabilitativo, destinato a minori con patologie psichiatriche, quale tipologia autonoma ed ordinaria di servizio diurno per la tutela della salute mentale dei minori.
Durante la fase di sperimentazione si è provveduto a monitorare il fabbisogno, a livello regionale, dei territori, definendo così l’attuale distribuzione dei Centri: 3 strutture per il quadrante della città di Torino (di cui 2 già attivi); 2 per il quadrante provinciale di Torino ( di cui 1 già attivo), 2 per il quadrante di Novara, Vercelli, Biella e VCO (di cui 1 già attivo a Novara), 1 per il quadrante di Cuneo 1 e Cuneo 2, 2 per il quadrante di Asti e Alessandria) (di cui 1 già attivo).
La Regione è disponibile, ove possibile, qualora i territori, a seconda del proprio fabbisogno, lo richiedano, a prendere in considerazione, nuove aperture di tali strutture. Inoltre con l’approvazione della disposizione odierna si conferma la validità delle tariffe dei centri diurni che, inferiori rispetto a quelle previste per la residenzialità, consentono un beneficio economico per il sistema sanitario regionale. I primi infatti prevedono una tariffa che ammonta a circa € 100,58 (per una frequenza di 8 ore al giorno per i minori 17/18 anni) e ad € 60,00 per i minori 10/16, frequenza 4 ore al giorno, in quanto soggetti in età di obbligo scolastico. Le tariffe delle "corrispondenti" strutture residenziali, le cd. CRP (Comunità riabilitative psico-sociali), ammontano invece ad € 195,00 al giorno, differenza in piuttosto consistente, per servizi differenti.
L’attivazione del Centro Diurno è soggetta all’autorizzazione dell’Asl.