Vercelli - Intervento di Gian Carlo Locarni, responsabile Ambiente per la Lega, oggi assessore a Protezione civile ed Edilizia nel Comune di Vercelli: "Le polemiche, sopratutto se con fine esclusivamente politico, non mi appassionano ma vale la pena ricordare, come capita spesso in Italia, la levata di scudi contro il Trans Adriatic Pipeline ovvero il #Tap, il gasdotto che rifornisce l’Italia di circa otto miliardi di metri cubi di gas e per il quale si sta progettando l’implementazione della fornitura prevedendo di arrivare nei prossimi 4/5 anni a circa 20/25 miliardi di metri cubi annui. Implementazione che non richiederà alcuna nuova infrastruttura, infrastrutture che nel nostro paese molto volte sono state oggetto di forti contestazioni sia ambientali che economiche. Come dimenticare nel 2020 le frasi con cui si affermava l’inutilità dell’infrastruttura che approda a Marina di Melendugno ed ora non si può che convenire che un raddoppio della capacità di trasporto non può che essere una soluzione corretta. Raddoppio che avverrebbe con ulteriore immissione di gas e non con nuove infrastrutture. Ci vorrà tempo come dicevo ma si dovrà percorrere questa strada visto che il fabbisogno annuo italico si aggira sui settanta miliardi di metri cubi. Senza esacerbare gli animi ambientalisti non vorrei che dovessimo aspettare qualche altra emergenza, non come la guerra che non si auspica mai e si ripudia con estrema convinzione, per vedere di fatto la nuova Vercelli-Novara strada che solo chi lavora e la percorre quotidianamente sa cosa vuol dire percorrerla con disagi reali. Confronto anche serrato ma lasciamo il no preventivo e preconcetto e si valuti l’importanza del migliorare la vita quotidiana di tutti con infrastrutture serie, come quelle descritte antecedentemente. Una strada che convintamente supporto perché infrastruttura vera che darà input positivo a tutto il territorio, sia esso vercellese o novarese. Un’infrastruttura di cui si sente parlare da decenni ma senza il costrutto necessario, siamo arrivati al dunque che non potrà che rendere in positivo il futuro di migliaia di utenti finali dell’infrastruttura stessa".