Torino - Sono stati ripartiti tra 117 Comuni e 8 Province i 100 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Piemonte sul Patto di stabilità regionalizzato per il 2012. Lo annunciano il presidente Roberto Cota e l’assessore regionale al Bilancio, Giovanna Quaglia, dopo l’approvazione nella seduta di Giunta del 23 luglio della delibera che prevede un primo intervento a sostegno degli enti locali soggetti al Patto di stabilità interno.
Oltre alle Province, le risorse assegnate che permetteranno di non sforare il Patto di stabilità e di sbloccare i pagamenti alle aziende sono state così suddivise: ad Alessandria 9 Comuni per 4.257.000 euro, ad Asti 6 Comuni per 3.373.000 euro, a Biella 5 Comuni per 1.609.000 euro, a Cuneo 23 Comuni per 7.194.000 euro, a Novara 9 Comuni per 3.999.000 euro, a Torino 52 Comuni per 29.372.000 euro, nel VCO 7 Comuni per 2.315.000 euro, a Vercelli 6 Comuni per 3.582.000 euro.
“Governare una Regione - osserva Cota - significa trovare soluzioni pratiche per il territorio soprattutto nel momento del bisogno. Con la crisi che stiamo vivendo, abbiamo ritenuto doveroso non limitarci ad amministrare l’ente, ma ci siamo impegnati fin dal primo giorno nel riformarlo. E così oggi, grazie alla regionalizzazione del Patto di stabilità da noi introdotta, possiamo cominciare a dare le prime risorse ai Comuni, mitigando così in parte gli effetti negativi delle politiche economiche sbagliate messe in campo dallo Stato centrale soprattutto nell’ultimo periodo. Se si vuole far ripartire l’economia, occorre dare ossigeno alle imprese, che sono da sempre la locomotiva del sistema produttivo”.
“In questa fase di sofferenza per gli enti locali e per l’intero sistema produttivo - prosegue Quaglia - dobbiamo trovare le soluzioni più idonee per impedire che, a causa dei vincoli del patto, Comuni e Province si ritrovino nell’assurda situazione di avere risorse in cassa senza poterle utilizzare, rallentando di fatto gli investimenti. L’obiettivo per tutti è l’accelerazione dei pagamenti alle imprese: la cosiddetta regionalizzazione del Patto intrapresa dal Piemonte, che consente l’ottimizzazione degli spazi finanziari a disposizione dei diversi Enti, ha dimostrato che stiamo percorrendo la strada giusta”.
La novità per il 2012 riguarda alcuni criteri di ripartizione del plafond, che sono stati redatti insieme ai rappresentanti delle autonomie locali indicati dal Cal. Per la suddivisione si è tenuto conto principalmente della quota dei residui passivi dei Comuni, ma anche degli investimenti fermi nell’edilizia scolastica e della quantità di risorse bloccate sui fondi per le aree sottoutilizzate. “Un metodo condiviso - precisa Quaglia - frutto di un proficuo confronto con i rappresentanti degli enti locali. Continuiamo a lavorare in questa direzione: a settembre è previsto un monitoraggio dei pagamenti effettuati, in base al quale potremo procedere ad una eventuale redistribuzione delle eccedenze”.
Nella provincia di Novara queste sono le ripartizioni: ARONA 62; BELLINZAGO NOVARESE 68; BORGOMANERO 752; CASTELLETTO SOPRA TICINO 94; GALLIATE 175; NOVARA 2.220; OLEGGIO 256; ROMENTINO 76 e TRECATE 296. Le somme si intendono in migliaia di euro.