Torino - “Con l’approvazione della legge sui piccoli Comuni si apre un grande spiraglio per consentire a questi territori di crescere. Si tratta di una legge fondamentale perché afferma, innanzitutto, il riconoscimento della specificità dei comuni di minore dimensione demografica, spesso con territori molto vasti. Per questo sono necessarie nuove politiche dedicate, affinché cessi innanzitutto il trend dello spopolamento in atto ormai da anni”. Così il coordinatore piccoli Comuni ANCI nazionale, Massimo Castelli, al termine della Consulta Nazionale dei Piccoli Comuni che si è svolta a Roma con la partecipazione dell'onorevole Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera e primo firmatario della legge.
All'incontro ha preso parte anche il coordinatore Piccoli Comuni e Unioni di Comuni di ANCI Piemonte, Gianluca Forno, sindaco di Baldichieri d'Asti, il quale ha sottolineato la condizione particolare del Piemonte, che con i suoi 1.066 Comuni sotto i 5.000 abitanti è tra le regioni italiane più coinvolte nel processo di attuazione della nuova legge. Forno, sottolineando l'importanza del ruolo dell'ANCI nazionale e regionale, hanno ricordato come: “Tutti i livelli di governo dovranno tener conto di questo nuovo ordinamento e uniformare le loro politiche agli obiettivi primari di questa legge, così come i futuri provvedimenti statali e regionali dovranno interpretare al meglio le finalità strategiche ed operative della legge sui piccoli Comuni, che non deve rimanere una legge di principio ma deve consentire ai Piccoli Comuni di mantenere servizi, di fare investimenti e di rilanciare lo sviluppo locale". "Nel frattempo - ha aggiunto Castelli - chiediamo e auspichiamo già nella legge di bilancio una maggiore dotazione del Fondo ad oggi previsto dalla legge, oltre che il rispetto dei termini e procedure semplificate per l’erogazione delle risorse stanziate”. Esigenza ribadita anche dal vicepresidente vicario di ANCI nazionale e sindaco di Valdengo (BI), Roberto Pella, in occasione della Conferenza Unificata che l'altroieri ha rinviato il parere sulla Legge di Bilancio. ANCI, Regioni e Province hanno chiesto e ottenuto il rinvio alla prossima riunione, in attesa di sapere quanti e quali emendamenti, presentati dagli enti locali, il governo prenderà in considerazione. “Valutiamo positivamente la legge – ha detto Pella – ma vi sono alcune criticità che abbiamo già rappresentato al governo, prima fra tutte quella legata alla spesa corrente dei Comuni su cui abbiamo chiesto al governo di intervenire, altrimenti sarà difficile chiudere i bilanci. Per quanto riguarda la legge Piccoli Comuni – ha continuato Pella – abbiamo chiesto di poter contare su risorse adeguate”.
"Questa legge è dunque punto di arrivo ma soprattutto punto di partenza - conclude il coordinatore dei Piccoli Comuni piemontesi Gianluca Forno - compito di ANCI, sia sul versante regionale sia su quello nazionale, è lavorare affinché la particolare attenzione riservata ai piccoli Comuni possa trovare pieno riscontro nelle norme, nei bandi e nelle politiche future, a tutti i livelli".