Torino - E’ stato rinnovato il protocollo d’intesa tra la Regione Piemonte e l’Inps per la realizzazione di “Insieme a papà”, progetto innovativo realizzato con il Dipartimento per la Pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri che prevede un contributo aggiuntivo di 400 euro mensili ai papà che scelgono il congedo parentale entro il primo anno di vita del figlio/a.
Possono usufruirne i dipendenti del settore privato, per occuparsi a tempo pieno dei propri figli e far loro stabilire, fin dai primi mesi di vita, un legame speciale con entrambi i genitori. Viene anche agevolato il rientro al lavoro delle donne, che troppo spesso rinunciano alla carriera professionale per problemi di conciliazione dei tempi con la famiglia. Come recita la campagna informativa del progetto, la missione “Papà a tempo pieno” diventa possibile.
“I primi risultati del bando aperto del maggio scorso - dichiara l’assessore regionale al Bilancio e Pari opportunità, Giovanna Quaglia - sono stati soddisfacenti: in Piemonte, fino ad ora, oltre 50 neopapà hanno deciso di dedicarsi per alcuni mesi al proprio figlio, usufruendo del contributo e consentendo alla mamma di rientrare al lavoro. Alla luce del rinnovo del protocollo, in cui sono state introdotte semplificazioni, ci auguriamo che cresca sensibilmente il numero delle famiglie che decidono di sfruttare questa interessante opportunità, nata dalla volontà di condividere le responsabilità genitoriali”.
“Sensibilizzare i papà, anche con un contributo economico, a gestire la crescita dei figli fin dai primi mesi di vita - sostiene il direttore dell’Inps piemontese, Gregorio Tito - è un fatto di civiltà. Solo attraverso la gestione diretta dei figli da parte degli uomini è possibile abbattere quelle barriere che ancora oggi impediscono alle donne di competere alla pari per occupare posti di responsabilità nella società. La Regione Piemonte ha assunto un impegno importante. Destinare risorse economiche, in un contesto socio-economico difficile per il raggiungimento di una reale parità tra i sessi, è un segnale importante. Come Inps siamo impegnati a costruire una rete istituzionale che ‘prenda in carico’ le persone e, questo protocollo lo testimonia. Le sinergie e la collaborazione tra Inps e Regione Piemonte, si sposta oggi verso la famiglia, con un sostegno concreto al pilastro della nostra società”.
“L’ultimo rapporto Istat - aggiunge l’assessore Quaglia - ha evidenziato che, in media, il 15% delle donne smette di lavorare per la nascita di un figlio, ma la percentuale nel nord-ovest del Paese tocca il 18%. In Piemonte, inoltre, la capacità di prendersi cura della famiglia resta decisamente in capo alle donne, che svolgono lavoro familiare in media per oltre 5 ore al giorno rispetto alle 2 ore 30 minuti degli uomini, un dato che pregiudica il contributo delle donne nel lavoro e nella società. Il mercato del lavoro in Piemonte, inoltre, si caratterizza per un elevato tasso di attività femminile, attestato al 60,9%: c’è evidentemente un desiderio di partecipazione alla vita lavorativa e pubblica che deve essere tenuto in considerazione e valorizzato. E’ necessario impedire che la donne si trovino di fronte a una scelta, tra il lavoro e la famiglia, ma aiutarle nel percorso di rientro al lavoro attraverso strumenti specifici”.
Il bando “Insieme a papà” è scaricabile alla pagina www.regione.piemonte.it/lavoro/pari e scade il 31 marzo 2013. Tra gli altri interventi a favore della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro previsti dal Fondo del Dipartimento Pari Opportunità, si ricorda che scadono il 13 febbraio 2012 tre bandi per la “Realizzazione e prima attivazione di nidi aziendali, anche in ambito rurale”, “Azioni per l'aggiornamento delle donne assenti dal lavoro e per la facilitazione al rientro” e “Sostegno a modalità flessibili di organizzazione del lavoro”.