Torino - “Manteniamo l’impegno che avevamo preso qualche mese fa di supportare i servizi sociali in momento di grande difficoltà e a fronte di un azzeramento dei fondi da parte del Governo centrale. Questo piccolo miracolo è stato possibile soprattutto grazie al taglio degli sprechi ottenuti dalla sanità, attraverso un lavoro di riordino del sistema regionale. Alle polemiche strumentali, noi continuiamo a rispondere coi fatti”: è la dichiarazione rilasciata dal presidente della Regione, Roberto Cota, al termine della riunione di Giunta del 30 luglio, che ha approvato la delibera sui criteri di riequilibrio per la ripartizione del Fondo regionale per la gestione del sistema integrato degli interventi e servizi sociali”.
“Nel 2012 - ha proseguito l’assessore alle Politiche sociali, Paolo Monferino (nella foto) - la consistenza delle risorse del Fondo nazionale per le Politiche sociali attribuite alle Regioni è stata sostanzialmente azzerata. Per questo motivo, abbiamo affrontato la situazione individuando risorse, principalmente provenienti dai risparmi della sanità, per creare un fondo che possa assicurare al sistema di welfare piemontese un sostegno finanziario quanto più adeguato possibile”. I fondi da destinare agli enti gestori ammontano complessivamente, a seguito di tale operazione, a 114 milioni di euro, una riduzione di circa il 18% rispetto al 2011 (quando il fondo totale ammontava a 138 milioni).
“E’ una cifra - ha precisato Monferino - che proviene esclusivamente da risorse regionali, non più alimentati dallo Stato. I criteri di assegnazione approvati sono una proposta sostenibile che risponde ad un principio di equità, per evitare situazioni di disparità tra gli enti gestori stessi. Questo in un momento di particolare criticità in cui gli enti di dimensioni più piccole avrebbero potuto avere conseguenze pesanti. Riteniamo di aver fatto tutti insieme - Regione, Comuni grandi e piccoli, sindacati - un buon lavoro, ottimizzando le purtroppo sempre scarse risorse, sulla base del principio della massima condivisione”.