Torino - E' stata presentata oggi la Proposta di Legge 227 “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di usura, estorsione e sovraindebitamento” a prima firma Domenico Rossi e Gabriele Molinari. «Diverse sono le motivazioni che ci hanno spinto a intervenire su questi temi» spiega il primo firmatario Domenico Rossi. «Prima di tutto – prosegue il consigliere Democratico - la necessità di rendere la normativa regionale più moderna e conforme a quanto disposto dalla legge 3/2012, allargando il ruolo della Regione ai fenomeni dell'estorsione e del sovraindebitamento e non solo alle vittime di usura. C'è poi il quadro che emerge dalle operazioni della Direzione Distrettuale Antimafia Piemontese e i processi che da esse sono scaturiti: indicano chiaramente che, anche in Piemonte, si verificano episodi di estorsione ed usura legati alla criminalità organizzata». Nell'articolato della nuova normativa, infatti, oltre al tema dell'usura, si affrontano i temi dell'estorsione e del sovraindebitamento e si potenziano le iniziative di prevenzione attraverso la promozione di una cultura dell'uso responsabile del denaro e attraverso la costituzione di organi di conciliazione del debito. Viene confermato il ruolo dei Confidi e si prevedono percorsi, da attuare anche in collaborazione con enti locali, istituzioni scolastiche e formative, associazioni, fondazioni, cooperative e organizzazioni di volontariato, per favorire un uso responsabile del denaro e prevenire quindi il sovraindebitamento di imprese e famiglie. La Regione amplierà i suoi interventi rispetto a quanto previsto dalla normativa attuale: dal sostegno psicologico alle vittime, a quello per percorsi di accompagnamento e per la costituzione di parte civile.
«Se non affrontiamo per tempo il tema del sovraindebitamento - spiega il consigliere Gabriele Molinari - rischiamo di portarci nel futuro una vera e propria bomba a orologeria. Gli strumenti di composizione della crisi vanno in questa direzione, come molti altri contenuti di questa legge, ma è evidente che questo intervento legislativo debba intendersi anche e soprattutto come un punto di partenza: dobbiamo provare a costruire una rete di garanzie e tutele, anche attraverso migliori strumenti di conoscenza, che preservino intere fasce sociali dal rischio, concreto, di un aggravamento della propria posizione debitoria, e quindi sociale. Quel che costituisce l'ultimo passo prima del rischio usura, e prima del concretarsi di una serie complessa di situazioni patologiche che gravano - in modo diverso ma comunque insidioso - su tutta la nostra comunità».
«La discussione della proposta di legge - prosegue Molinari - sarà anche l'occasione per fare il punto sull'Osservatorio Regionale sull'usura e calibrarlo alla situazione attuale: monitorare costantemente la situazione risulta, infatti, fondamentale per calibrare strategie ed interventi».
Ora la proposta dovrà essere assegnata e calendarizzata in prima commissione così che possa continuare un percorso di confronto con i diversi soggetti che si occupano di questi temi sul territorio attraverso le audizioni e con i gruppi consiliari delle diverse forze politiche nella speranza di arrivare in tempi brevi a un'approvazione in aula con una condivisione il più ampia possibile.