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Rinvio delle sanzioni per emissioni CO2

Locarni (Lega): "Vittoria per l’economia piemontese e non solo"
Giancarlo Locarni

Torino - Riceviamo e pubblichiamo da Gian Carlo Locarni, responsabile Ambiente Lega: "L'Unione Europea ha fissato obiettivi ambiziosi per la riduzione delle emissioni di CO2 delle flotte di veicoli nuovi, con un limite medio di 93,6 g/km entrato in vigore dal 1° gennaio 2025 (secondo il regolamento UE 2019/631, modificato nel 2023). Questo target, più severo rispetto ai precedenti 115,1 g/km del periodo 2020-2024, ha messo sotto pressione i costruttori automobilistici, che rischiano sanzioni salate (95 euro per grammo di CO2 in eccesso per ogni veicolo venduto) se non rispettano i limiti. L'Associazione dei Costruttori Europei di Automobili (ACEA) e diversi governi, tra cui quello italiano, hanno più volte chiesto un rinvio o una revisione di queste misure, sostenendo che la transizione verso l'elettrico non stia procedendo abbastanza velocemente a causa di fattori come la scarsa domanda di veicoli elettrici, l'inadeguatezza delle infrastrutture di ricarica e la concorrenza dei produttori extraeuropei. Fino a oggi, non c'è stata una conferma ufficiale di un rinvio delle multe CO2 al 2027 da parte della Commissione Europea ma una volontà, finalmente, della presidente Von Der Leyen discussa anche nel contesto del "Dialogo Strategico" che mira a trovare un compromesso tra le esigenze dell'industria e gli obiettivi climatici del Green Deal.  Questo percorso dovrebbe attivarsi con un emendamento mirato che di fatto posticiperà di tre anni le sanzioni. Noi come movimento politico ci battiamo da sempre contro un Green Deal che non aiuta certamente le imprese italiane e non solo. Il posticipo delle sanzioni, grazie alle pressioni fatte al parlamento europeo da chi, come la Lega ha da sempre affermato la propria contrarietà a tali piani ortodossi sui temi ambientali, non può che giovare a tutto il settore dell’automotive, settore che in Piemonte rimane strategico per l’economia della regione e non solo. Ora mettiamoci di concerto per rinviare anche lo stop al 2035 della costruzione dei veicoli con motore endotermico. L’auto elettrica dovrebbe percorrere lo stesso iter dei cellulari ovvero divenire di largo uso ma senza imposizioni alcune".