Torino - "Chiusura della centrale operativa del 118 di Borgosesia? - scrive in una nota l'on. Luigi Bobba (Pd), vicepresidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati - È una delle ipotesi circolate all’interno della bozza del piano di riorganizzazione del servizio 118. Delle attuali quattro centrali collocate nelle province del Nord – Est del Piemonte (Biella, Vercelli, Novara, VCO), ne resterebbe una sola, presumibilmente, quella di Novara. Che questo sia il modo migliore per risparmiare è perlomeno dubbio: la centrale operativa di Borgosesia è stata da poco ristrutturata. Aperta meno di un mese fa, è dotata di moderne attrezzature e tecnologie all’avanguardia. Chi spiegherà ai cittadini perché sono stati buttati questi soldi? L’on. Roberto Cota? Il consigliere della Lega Nord Paolo Tiramani? Di più: la riorganizzazione prevedrebbe anche l’abolizione di quattro delle 5 ambulanze medicalizzate. Esclusa Varallo, invece, a Borgosesia, Gattinara, Vercelli e Santhià le ambulanze con medico a bordo sarebbero sostituite con auto medicalizzate che non possono però trasportare pazienti. Il trasporto invece verrebbe affidato ad ambulanze di base gestite dalle associazioni di volontariato che non hanno medici a bordo. Il risparmio così ottenuto sull’intero costo sarebbe inferiore al 5%, con la conseguenza però che un numero maggiore di malati dovrà essere ricoverato in ospedale con aggravio dei costi. Difficile veramente capire dove si avrà un risparmio! Inoltre la riorganizzazione del 118 porterebbe ad una perdita di circa 50 posti di lavoro: queste persone dove e come saranno ricollocate? O saranno licenziate?
Così, la riforma Cota, insieme alla riduzione dei servizi offerti dagli ospedali del territorio, porterebbe anche ad una riduzione delle prestazioni erogate dal 118. Se è questo ridurre i costi, si incida però laddove esistono doppioni e sprechi e non dove si va a danneggiare il cittadino.