Torino - “I tempi si confermano ancora lunghi ma, perlomeno, abbiamo un’idea più precisa su cosa ci attende: il via dei lavori della Pedemontana Piemontese è ancora lontano, purtroppo” spiega il consigliere Domenico Rossi che ha interrogato l’assessore Marco Gabusi sullo stato dell’arte del progetto che interessa le province di Biella, Vercelli e Novara collegando Masserano a Ghemme. L’assessore ha parlato di gennaio 2023. “Si tratta di un’infrastruttura strategica per il quadrante nord-est della nostra regione, come hanno sottolineato a più riprese anche rappresentanti del mondo economico, ma occorre superare rapidamente la fase istruttoria anche per confermare i finanziamenti derivanti dal Piano operativo fondo sviluppo e coesione Infrastrutture 2014-2020” aggiunge Rossi che ha chiesto chiarezza sui tempi di realizzazione dell’opera bloccata da ritrovamenti archeologici lungo il tracciato che, al momento, sembrerebbero essere l’ostacolo principale all’avanzamento dell’iter. L’assessore Gabusi ha precisato che i risultati dei rilevamenti archeologici sono stati inviati al Ministero nel mese di gennaio e i primi riscontri informali sembrerebbero confermare un esito delle analisi non ostativo al via libera da parte della Conferenza dei servizi che si potrebbe realisticamente chiudere entro il prossimo mese di maggio. Nella sua risposta l’assessore ha, inoltre, sottolineato che, potrebbe essere necessario ricorrere ad un bando integrato, che ridurrebbe i tempi di assegnazione ad un vincitore che successivamente produrrebbe il progetto esecutivo, per garantire l’accesso alle risorse già stanziate nel fondo sviluppo e coesione Infrastrutture 2014-2020. “L’unico modo di accelerare sarebbe la nomina di un commissario per l’opera, ma il cambio di Governo ha, per ora, rinviato questa ipotesi. Nei prossimi mesi continuerò a vigilare sull’iter nella speranza che non ci siano altri ritardi” conclude Rossi.