Torino - La decisione da parte di Trenitalia di spostare i treni Frecciabianca dalla linea storica Torino-Milano a quella dell’Alta Velocità, a partire dal prossimo mese di settembre, causerebbe gravi disagi ai viaggiatori di tutto il quadrante Nord Est della nostra regione e, in particolare, ai pendolari che quotidianamente usufruiscono dei treni Frecciabianca per raggiungere Torino o Milano. Per questo motivo il Consigliere Regionale Domenico Rossi ha interrogato oggi l'assessore Balocco sulla questione. «Se tale decisione dovesse essere confermata saranno soppresse le fermate di Novara e Vercelli con un conseguente peggioramento del servizio, ma anche ricadute sulle potenzialità turistiche dei territori» spiega Rossi. «Molti pendolari – aggiunge il consigliere Democratico - utilizzano i Frecciabianca in fasce orarie dove non vi sono altre alternative o per ovviare a situazioni di sovraccarico dei convogli negli orari di punta. Ho chiesto all'assessore di intervenire presso Trenitalia per garantire il miglior servizio ai cittadini».
L'assessore Balocco ha sottolineato che la scelta di Trenitalia investe una tratta commerciale non contribuita dalla Regione, su cui l'operatore, quindi, ha piena libertà decisionale e in quest'ottica sta procedendo nella direzione dello spostamento del servizio. Da parte sua la Regione sta predisponendo delle soluzioni alternative. «Per far fronte ad un'oggettiva penalizzazione – spiega l'Assessore - stiamo valutando un servizio di trasporto regionale veloce che, con sole tre fermate, che garantisca gli stessi tempi di percorrenza. Una opzione che, considerate le alte potenzialità di carico non dovrebbe gravare eccessivamente sulle casse della Regione». Un percorso che si affianca ad alcune precise richieste rivolte al Ministero dei Trasporti. «Abbiamo interpellato il MIT di intervenire presso Trenitalia affinché rivaluti la propria decisione e contestualmente abbiamo chiesto che le tracce ora dedicate ai Freccia Bianca vengano riservate, in caso di spostamento, al potenziamento dei treni regionali e contestualmente di aumentare i trasferimenti al fine di poter garantire il servizio» ha concluso Balocco. «Una risposta – commenta Domenico Rossi - che conferma l'attenzione della Regione su un tema che incide fortemente sulla quotidianità dei cittadini piemontesi e su cui intendo vigilare attentamente nelle prossime settimane affinché la situazione si evolva il più positivamente possibile». Posizione condivisa anche dal Consigliere Gabriele Molinari. «Lo scenario che che si va profilando è inaccettabile per due ordini di ragioni: da un lato penalizza i pendolari, che più di ogni altro hanno l'esigenza di un sistema di trasporto dignitoso, dall'altro taglia completamente fuori le nostre città e i nostri territori dalle tratte a più lunga percorrenza: se oggi si può andare a Venezia direttamente da Vercelli o Novara, domani non sarà più così» spiega il Consigliere vercellese ed aggiunge: «Se si concretizzasse l'ipotesi di potenziare il regionale veloce eliminando alcune fermate, come ad esempio Santhià, la conseguenza sarebbe quella di isolare realtà come Biella. La conclusione è che Trenitalia deve ripensare le proprie scelte, perché per quanto in un regime di mercato, questa società dovrebbe garantire un servizio pubblico: con simili scelte di fatto smette di farlo».