Romentino - Una nuova normativa Regionale sulla coltivazione di cave e miniere è necessaria. L'attuale quadro normativo, infatti, risale al 1978 e per quanto rivisto successivamente risulta obsoleto, inadeguato a regolare un settore che si è fortemente trasformato e, analogamente, a governare le dinamiche che lo coinvolgono. Nel percorso di stesura del nuovo testo di legge si inserisce la visita di una delegazione del Gruppi del Pd e Sel, guidata dal capogruppo Democratico, Davide Gariglio, con i Consiglieri Domenico Rossi, promotore dell'iniziativa legislativa, Nadia Conticelli, Raffaele Gallo, Giovanni Corgnati, Domenico Ravetti, Marco Grimaldi (SEL) nelle province di Novara e Verbania e in Valledora a cavallo tra Biellese e Vercellese. «Nel Novarese così come in molti altri territori - commenta il Capogruppo Davide Gariglio - è forte la sensibilità sul tema. Abbiamo verificato come l'attività estrattiva sia percepita come prioritaria sul fronte della programmazione e per la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. Una sensibilità che conferma l'importanza di intervenire sull'attuale normativa». Una convinzione maturata all'interno del Gruppo del Partito Democratico a Palazzo Lascaris e condivisa con la Giunta Regionale tanto da inserire tale percorso tra le priorità della legislatura. «Non posso che essere soddisfatto dall'attenzione rivolta dell'intero gruppo del Pd a questa tematica su cui ho preso precisi impegni con i cittadini ed elettori, peraltro visitando proprio questi territori durante la campagna elettorale: solo con una costante presenza, infatti, si mantiene alta l'attenzione sul tema» spiega Domenico Rossi. «Questa amministrazione Regionale - aggiunge - può mettere mano ad un settore che da troppo tempo attende un intervento di cui nessuno sì è fatto carico; in questo senso la presenza dell'Assessore Regionale, Augusto Ferrari, nel corso della visita al sito estrattivo di Romentino è stata molto significativa». Dialogo e confronto anche in questo caso le parole d'ordine per arrivare ad una proposta di legge il più possibile condivisa e capace di cogliere ciascuna specificità. Ciò non toglie che si avvertono importanti urgenze. «E' noto che il settore sia tra i più a rischio infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, anche per questo aver affrontato il tema dei controlli e dell'adeguamento delle sanzioni già nel disegno di legge 77 in materia di semplificazione è un segnale importante» precisa Rossi. «Le istituzioni preposte alla verifica e alla programmazione - aggiunge il consigliere - devono avere gli strumenti necessari per tutelare il territorio, non di meno regolare meglio il settore significa prima di tutto consentire a tutti gli imprenditori onesti di lavorare in condizioni ottimali». Indicazioni emerse fortemente nel corso della giornata così come la necessità di fare chiarezza sulle competenze. «E' questo uno dei nodi da sciogliere - chiarisce il Consigliere novarese - le revisione delle deleghe alle Province è un passaggio determinante per definire responsabilità dei controlli, della ridistribuzione degli oneri di escavazione e soprattutto la pianificazione».